Revenge della regista francese Coralie Fargeat è un film della nuova wave francese che ha al centro delle donne forti, decise e autonome come protagoniste.
Protagonista è Jen, interpretata dall’italiana Matilda Lutz, una ragazza che si trova a combattere contro tre uomini in seguito a uno stupro che è decisa a denunciare. Rediviva, la ragazza si nasconderà nello sconfinato canyon americano, inseguita e inseguitrice, decisa a uccidere in un tripudio di sangue e violenza i tre uomini che, in un modo o nell’altro, sono coinvolti nel suo stupro.
Il film appartiene al filone horror del rape and revenge, letteralmente “stupro e vendetta”, proprio perché queste pellicole hanno avvio da uno stupro. Il primo film del genere è Non violentate Jennifer del 1978, di cui è stato poi realizzato il remake I spit on your grave. A questi si può aggiungere il film del 2010 Jennifer’s Body, con Meghan Fox nei panni di una liceale vittima di un sacrificio satanico finito male dal quale torna assetata di sangue maschile e vendetta.
Una costante di questo film, oltre che ovviamente la tematica fortemente femminista dell’annientamento del maschilismo tossico e di ogni forma di patriarcato, è il fatto che le protagoniste si chiamino sempre Jennifer. Il nome è semplice nella sua spiccata “americanità” ma proprio per questo rende lo scopo dei film più efficace e le sue tematiche più forti: dietro un nome così comune si nascondono tante Jennifer, tante ragazze che sono state o potrebbero essere vittime di violenza nell’indifferenza generale. La scelta di un nome così semplice è il simbolo della propria identità femminile.
Chiara Cozzi
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Ph: cinema.everyeye.it