“Il mondo intero. E’ soltanto spettacolo.”. Così recitava Billy Flynn, il personaggio interpretato da Richard Gere in “Chicago”. Ed è proprio ciò che è la vita di Rob Marshall, regista della pellicola: spettacolo. Il regista statunitense ha lavorato come coreografo a Broadway per poi spostarsi sulla regia cinematografica, passando per la regia teatrale. Grande personaggio nel mondo del musical, ha diretto film musicali come “Chicago”, “Annie”, “Into the woods” e “Il ritorno di Mary Poppins”.
A Broadway ha coreografato l’adattamento teatrale di “Victor/Victoria” e tanto altro, mentre il revival del musical “Cabaret” ha segnato il suo debutto nella regia teatrale. La sua esperienza a Broadway gli ha fatto guadagnare 5 nomination ai Tony Awards, mentre con “Chicago” è riuscito ad ottenere la candidatura agli Oscar, ai David, ai Golden Globe e al premio BAFTA. La sua stella ha dunque brillato sia a teatro sia al Cinema, cosa piuttosto rara per un artista principalmente teatrale. Infatti non è comune riuscire ad esprimere i valori della propria arte nel Cinema per chi ha sempre e solo respirato l’aria del teatro.
I film più famosi di Rob Marshall
Con 9 film all’attivo tra piccolo e grande schermo, il Cinema è un capitolo molto importante della sua carriera, che sembra in parte ripercorrere con i suoi film. Infatti dopo “Chicago”, che stilisticamente ha un’impronta molto teatrale e si apre proprio sull’immagine di un palcoscenico, Rob ci porta nel dietro le quinte di un set cinematografico con “Nine”, film ispirato a “8 ½” di Fellini. O almeno ci prova, perché la pellicola è un vero e proprio flop. Un grande e numeroso cast, ma problemi di sceneggiatura importanti per il film che non convince la critica e al botteghino non decolla.
Recentemente il regista ci ha stupiti con il suo film “Il ritorno di Mary Poppins”, con Emily Blunt. Ma oltre al musical Marshall ha esplorato anche altri generi cinematografici. Sorprendente al botteghino il suo film “Memorie di una Geisha”, che racconta la storia di Chiyo Sakamoto, una bambina giapponese portata via dalla sua famiglia e che diventa una geisha memorabile. Nella produzione del film si creò una polemica, poiché alcuni degli attori erano di nazionalità cinese, e questo creò un problema di rappresentatività. Il film ha comunque conquistato tre Oscar, nonostante le polemiche. Il regista ha già progetti per il futuro, infatti dirigerà il live action de “La sirenetta”.
Lo stile registico di Rob
La visione, in primo luogo da coreografo e poi da regista teatrale, è un elemento importantissimo nella sua messa in scena e nella gestione degli attori. Ma il suo punto di forza è proprio la capacità di prendere dei già famosissimi spettacoli teatrali e re-immaginarli in un film. Rob ha infatti capito che prendere gli spettacoli e semplicemente adattarli al cinema non funziona, perché si tratta di un mezzo e un modo di comunicare diverso. Lui dunque prende i punti di forza dello spettacolo teatrale e da lì parte ad immaginare da zero il suo film.
La sua idea di cinema musicale è dunque quella di dare una nuova vita alle opere teatrali che tanto ama. Il motivo per cui musical come “Chicago” o “Into the woods” sono diventati così pop, apprezzati anche da chi non ama il genere musical, è proprio per il fatto che Marshall li racconta in modo tale da farli arrivare anche a chi non conosce la versione teatrale. Amante dello spettacolo nella sua forma più pura, Rob Marshall ci ha regalato grandi prove di regia, coreografia, direzione degli attori, e 9 film indimenticabili per gli amanti del musical e non solo.
Paola Maria D’Agnone
Seguici su MMI e Metropolitan Cinema.