Robert Miles, pseudonimo di Riccardo Concina, nasce in Svizzera il 3 novembre 1969. Dj, produttore e compositore, raggiunge il massimo successo con l’album Dreamland (1996) e, in particolare, con la hit che noi tutti conosciamo: “Children“.
“Children”, il brano di Robert Miles che fece ballare un’intera generazione
Usata anche come sigla del Festivalbar, “Children” rappresenta per molti, ancora oggi, la colonna sonora di un’intera epoca di vita. Composta nel 1994 e poi inserita come singolo nell’album “Dreamland” (1996), è stata un successo in tutto il mondo, raggiungendo il primo posto in classifica in più di 12 paesi. A rendere unica questa traccia è forse il riff di piano iniziale, unito al crescendo della melodia che rilassa la mente. Sono stati molti i critici che per questi motivi l’hanno definita come un vero e proprio capolavoro. Ma che cosa ha ispirato Robert Miles durante la composizione di questa traccia magica?
Robert Miles associa all’elaborazione della traccia due moventi particolari. Il primo lampo lo riceve di fronte alle fotografie di bambini vittime di guerra che suo padre aveva portato a casa da una missione umanitaria nell’ex Jugoslavia. Quella visione di miseria e di sofferenza ha sicuramente sollecitato l’attacco lento e riflessivo del pezzo, che poi cresce e si espande gradualmente in un mondo sonoro onirico, ma sempre un po’ malinconico.
Robert Miles, gli altri progetti
Ma non solo: “Children” è anche una tra le prime del genere dream trance, nato con l’intento di terminare i dj sets con una traccia calma che potesse rilassare i frequentatori dei club e dei rave prima del loro rientro a casa, cercando di abbassare così il numero di morti per incidenti stradali, che aveva toccato tristemente l’apice durante gli anni ‘90.
Oltre a “Children“, che più di tutto ha consacrato l’artista alla fama mondiale nel mondo della dance music, all’inizio della sua carriera Robert Miles ha dato vita anche ad una stazione radio. Poi, nel 2000, ha creato la Salt Record, dove ha pubblicato lavori come Organik e Miles Gurtu. Robert Miles ci lascia nel 2017 all’età di 47 anni a causa di un tumore, ma quello che ha prodotto per il suo pubblico per la generazione che lo ha visto esplodere rimarrà per sempre radicato nella memoria collettiva.
Immagine di copertina © Fact Magazine
Marta Barone
Seguici su
Facebook, Instagram, Metrò, La Rivista Metropolitan Magazine N5