“E neanche un Eroe”
Robert Pattinson, prossimo e settimo Batman dell’universo cinematografico, ha espresso qualche mese fa la sua opinione, senza mezzi termini, sul Cavaliere Oscuro, ritenuto da tutti il più grande supereroe di sempre (poi da me non ve lo sto neanche a scrivere! NdA), tranne che da lui:
“Batman non è un supereroe. Non conta. Bisogna avere tipo i poteri magici per essere un supereroe.”
Ha detto l’ex Vampirello al suo intervistatore di Today quando quest’ultimo ha chiesto come si sentisse a dover indossare, probabilmente, una delle maschere e uno dei mantelli più pesanti di tutto il mondo supereroistico. Visto anche il passato dei suoi interpreti. Ma Pattinson non è nuovo a certi tipi di commenti sull’eroe, anche in un’intervista del New York Times tempo fa disse:
“Batman non è un eroe, comunque. È un personaggio complicato. Non credo che potrei mai vestire i panni di un vero eroe, deve sempre esserci qualcosa di sbagliato [ride]. Credo sia perché ho un occhio più grande dell’altro.”
Ha ironizzato e sdrammatizzato l’attore, soprattutto perché, ultimamente, è spesso attaccato per ciò che dice sul suo futuro come protettore di Gotham City. Ha aggiunto poi:
“Amo il regista (Matt Reeves) e poi Batman è un personaggio pazzesco. La sua moralità è un po’ altalenante e non è il classico Golden Boy, a differenza di quasi tutti gli altri personaggi dei fumetti. C’è semplicità nella sua visione del mondo, ma il suo punto di vista è un po’ strano e ciò ti consente di avere più spazio d’azione per il personaggio [ride].”
Ora, lungi da me voler far cambiare idea a Cedric Diggory, o confutare questa sua tesi che Bruce non è un Supereroe perché non ha poteri magici, e che non sia neanche un eroe, ma devo spendere i miei “two cents“.
Secondo l’enciclopedia un Supereroe è: “Un personaggio immaginario, dotato di forza muscolare, di capacità sensoriali e talvolta di capacità intellettuali straordinarie e/o sovrannaturali, che si assume il compito di proteggere l’umanità da catastrofi naturali o accidentali e, soprattutto, di combattere pericolosi e astuti criminali, di fronte ai quali le regolari forze dell’ordine risultano impotenti“.
Mentre con il termine Eroe si identifica: “…Chi si leva al disopra degli altri in quanto è potente, forte, di nobile stirpe“.
Bruce, a quanto pare, rientra in entrambe le categorie, ma vediamo il perché…
Possiede una gran forza fisica, dovuta ad allenamenti a cui nessun altro eroe fumettistico si è sottoposto. Da questi deriva una forza fisica naturale, propria, dovuta ai mille sacrifici (e ossessioni, ammettiamolo) e non da poteri dati dal Sole. In più ha una grande forza di spirito, accresciuta dal suo eterno obbiettivo: la Giustizia. Che poi questo spirito e questa giustizia sono alquanto oscure, sono dettagli, ma ci sono.
Ha grandi capacità sensoriali. E’ il miglior Detective del mondo, forse se la può giocare con il Tenente Colombo, Basil o Jessica Fletcher, ma sul suo intuito non si può discutere, ed è raro vederlo in altri eroi.
Invece sul fronte “capacità intellettuali“, Bruce Wayne ha un Q.I. di 192…ripeto, 192! Più di Steve Jobs, non commentiamo che è meglio.
Non ha i Superpoteri, verissimo, ma citando Justice League: “Scusa, quale hai detto che è il tuo superpotere?” – “Sono Milionario“. Ok, non ha “poteri magici“, vero, ma ha i Supergiocattoli, ideati da lui stesso, non regalati da Alfred per Natale, quindi insomma si è impegnato anche su questo fronte, cercando a suo modo di eguagliare i compagni.
Ma andiamo avanti.
Si è assunto l’arduo compito di proteggere i più deboli da tutte le catastrofi naturali e non, ideando piani e superpiani per evitare qualsiasi danno all’umanità. Nella BatCaverna ha una prigione che funziona ad energia di Stelle Rosse in cui rinchiudere Clark, dopo averlo bloccato con armi alla kryptonite, in modo da fargli perdere ogni “superpotere” e renderlo innocuo se dovesse uscire pazzo. Ed è il suo miglior amico, mica uno qualunque. E, giusto per essere maniacali, ha un piano machiavellico anche per il resto della JL se questi dovessero “sbarellare” con la testa e far male alle persone.
Poi non parliamo della sua personalissima lotta contro i criminali di Gotham City, soprattutto contro quelli che hanno i poteri che lui non ha, e lo fa soprattutto perché nessun altro bambino deve vivere il dolore che ha vissuto lui.
Certo, il lato umano di Batsy è più forte di quello eroico. Sbaglia, cade, si alza, ricade, si rialza, risbaglia e via dicendo, ma alla fine vince superando qualsiasi ostacolo. E per lui, la più grande barriera da superare è se stesso, perché è cosciente dell’oscurità in cui il suo animo ristagna e del pericolo che corre se in quelle nere acque dovesse nuotare più del dovuto. Cerca costantemente di controllarsi e se l’autocontrollo non è un superpotere, mi dovete dire voi che cos’è.
Per concludere, in base a ciò che afferma l’enciclopedia, Batman rientra nel termine “Supereroe” al 100%, e sguazza alla grande anche in quello di “Eroe”, perché è potente, forte e di nobile stirpe (da entrambi i lati, perché i Wayne sono quello che sono, ma Martha è una Kane, antichissima e potente famiglia di Gotham, quindi non ha nulla da invidiare al marito).
Non sempre per andare contro a quella povera anima di Pattinson, ma, come avete potuto leggere, sostiene che c’è semplicità nella visione del mondo di Batman, e che il suo punto di vista è un po’ strano…
La visione del mondo di Bruce è semplice, davvero? E’ quasi più ordinata quella del Joker che quella di Batsy, e questo la dice lunga.
E’ vero che lui ha un modo di vedere le cose unico, ma questo non significa che sia semplice. Per lui tutto ruota intorno ad una sola cosa: il senso di giustizia, ma non quello ordinario, non quello in cui se sbagli devi pagare. Anzi aspettate, è vero che per Batman se sbagli, paghi, ma prima di farlo devi soffrire, devi provare dolore, devi avere paura della Giustizia, perché in realtà questa è un mostro melmoso nero che ti ingoia e ti risputa dopo averti consumato. Per Bruce devi fare la cosa giusta non perché sei buono o così va il mondo, perché devi avere totale terrore delle conseguenze se non la fai. Parte dal presupposto che tutti siano cattivi o possano diventarlo in un futuro prossimo, compreso lui.
Devo però dare ragione ad Edward Cullen quando dice che il suo punto di vista è strano, perché sì, la sua ossessione maniacale del dover proteggere il prossimo non è normale, non è supereroistica. Però quando dice che tutto questo “ti consente di avere più spazio d’azione per il personaggio“, bèh…è un’arma a doppio taglio. Perché il disagio esistenziale di Bruce, la sua visione completamente oscura dell’umanità e di se stesso, davvero dà all’attore mille modi per interpretarlo, ma deve stare attento a non strafare per non diventare una caricatura.
Comunque, comprendo il suo non voler inquadrare Bruce e il suo terrore di esprimersi su di lui, infatti poi aggiunge sempre nell’intervista al New York Times:
“Temo che quando dico qualcosa su ‘Batman’, il popolo del web poi chieda ‘Cosa significa?’, ma io non lo so! Ormai sono diventato bravo ad auto-censurarmi, ma ho detto così tante cose ridicole in passato che sono curioso di sapere quante volte io sia in grado di creare pasticci durante la promozione di un film.”
Gli è stato dato un ruolo difficile, un fardello che prima di lui hanno portato in molti e di cui alcuni ne sono usciti sconfitti, come il mio BatAffleck, che rimane per me il Bruce perfetto nonostante tutto. Poi mettersi contro un intero fandom è il male assoluto per gli attori della nostra generazione, quindi è normale il suo terrore di dire sempre la cosa sbagliata e poi dirla comunque per l’ansia..
In ogni caso dobbiamo attendere il 25 giugno del 2021 per vedere come se la cava con il cappuccio e il mantello nero, e soprattutto capire questa nuova visione di Matt Reeves, che vedrà il Supereroe più immerso nel suo lato investigativo.
Vi ricordo che accanto al caro Robert “vampiro” Pattinson ci saranno Zoe Kravitz nei panni di Selina Kyle/Catwoman, Jeffrey Wright in quelli del Commissario Gordon e Paul Dano come Enigmista. E poi, a detta dell’attore, se dovesse andare male con Batsy, vuole gettarsi nel Porno, quindi so già che ci sono fanZ che non vedono l’ora di assistere al suo “fallimento”.
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Maria Francesca Focarelli Barone (BatMary)