“Sarà una Camera faro di democrazia, di diritti, di protezione per i giornalisti, di libertà”. Queste le prime parole di Roberta Metsola, nel suo primo discorso da neo-presidente del Parlamento europeo. Questo per lei è il secondo e ultimo mandato. Nel suo discorso ha dedicato spazio alla condizione femminile, e ha ricordato, tra le altre, Giulia Cecchettin. L’elezione si è svolta nella giornata di ieri in plenaria, dove Metsola ha vinto con 562 voti su 705. A sfidarla c’era solo la spagnola Irene Montero, esponente di Podemos, candidata dal gruppo The Left, che ha ottenuto invece 61 voti.
Il commento del neo presidente Roberta Metsola
Antonio Costa, dopo il voto che l’ha consacrata di nuovo alla guida dell’Eurocamera, ha avuto un bilaterale con Roberta Metsola. L’ex premier portoghese ha anche incontrato la presidente del gruppo dei Socialisti, Iratze Garcia Perez. La riconferma arriva anche grazie a un accordo di maggioranza tra Ppe, S&D e Renew. Metsola afferma infatti che “Giovedì mattina si svolgerà un dibattito lungo, intenso e approfondito sugli orientamenti politici, dopodiché si voterà. E’ una prerogativa del Parlamento europeo che si svolge ogni cinque anni, ed è una cosa che faremo in modo molto efficace”.
“La presidente designata sta lavorando duramente alla sua riconferma incontrando i vari gruppi”, ha aggiunto in un’intervista riferendosi a Ursula von der Leyen. Poi, soffermandosi sul nuovo presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha detto: “Il Parlamento europeo adora Antonio Costa e Costa conosce molto bene questa istituzione in quanto ex deputato. E’ un politico forte e capace e faremo grandi cose insieme, sono felice che lavoreremo assieme”, ha sottolineato.
Marianna Soru
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