Il “Professore”, Roberto Vecchioni si è esibito ieri al Teatro Brancaccio, bissando il successo dello scorso maggio in Auditorium Parco Della Musica con “L’infinito Tour
La prima parte dello spettacolo di Roberto Vecchioni è dedicata ai brani del nuovo album per poi lasciare spazio ad alcuni classici del repertorio del cantautore, in una narrazione che tiene insieme la musica, la parola e l’immagine.
«L’Infinito è un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi, che parte da un’idea precisa: l’infinito non è al di fuori di noi, non è introvabile, ma è dentro di noi, nella nostra anima e nelle nostre emozioni – spiega Vecchioni – tutta la prima parte dello spettacolo è giocata sul nuovo disco e sui personaggi che hanno battuto il destino, hanno combattuto il male, hanno amato la vita, gli altri e se stessi.
[ngg src=”galleries” ids=”392″ display=”basic_thumbnail” thumbnail_crop=”0″]Emerge un mio concetto recente, nuovo, di grande amore per tutto ciò che si fa e si vive. La seconda parte dello spettacolo, invece, è una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni di prima, che mostrano come si è arrivati a questo concetto di infinito attraverso pensieri particolari sull’amore, sul sogno, sull’esistenza, sul dolore, sulla gioia, sulla felicità… e come poi tutte queste piccole cose si siano ricomposte in un’unica idea, che è quella di amare la vita comunque sia, bella o brutta perché in realtà è sempre bella. Siamo noi che a volte la immaginiamo in un altro modo».
Sul palco con Roberto Vecchioni : Lucio Fabbri (pianoforte e violino), Massimo Germini (chitarra acustica), Antonio Petruzzelli (basso) e Roberto Gualdi (batteria). La regia è di Raffaello Fusaro e la realizzazione del visual concept è a cura di Niko Cutugno per Djungle Production.
La nostra photogallery è a cura di © Emanuela Vertolli