Roethlisberger non l’ha presa di certo bene. All’ultimo draft, un po’ a sorpresa ed un po’ no, i Pittsburgh Steelers hanno selezionato Mason Rudolph, giovane promessa da Okhlahoma State. Il suo ruolo? Quarterback.
Alle spalle di “Big” Ben Roethlisberger, storico condottiero dell’attacco, ci sono sempre state figure più rassicuranti, come Landry Jones oppure Joshua Dobbs. Troppo al di sotto delle qualità di Big Ben per costituire delle effettive minacce. Il nostro ha sempre vissuto stagioni relativamente tranquille e, anche quando i numerosi infortuni ne hanno limitato le apparizioni, ha sempre mantenuto la consapevolezza di avere un posto sicuro.
Questa volta, però, è diverso. Rudolph è talentuoso, ha 22 anni, è integro ed ha movenze che ricordano proprio Big Ben da giovane; il confronto inevitabile e generazionale tra il giovane rampante ed il vecchio leone è quindi solo questione di tempo.
Roethlisberger non è un soggetto molto diplomatico. Ne sa qualcosa Todd Haley, ex offensive coordinator degli Steelers, da lui pubblicamente messo sul banco degli imputati dopo la sconfitta subita all’ultimo secondo, nella stagione appena conclusa, contro i New England Patriots. E quindi Big Ben, dopo la chiamata al draft di Rudolph, reagisce stizzito: “Come potrà aiutarci a vincere adesso? Come può esserci utile ora? La sua era comincerà tra 3 o 5 anni”.
Il grande campione fa sentire la sua voce ed il suo peso, mettendo subito le cose in chiaro, sottolineando che è sempre lui a regnare a Pittsburgh e non ha nessuna intenzione di abdicare. E poi, che diamine, New England ha draftato un perfetto sconosciuto al settimo giro per coprire le spalle a Tom Brady. Possibile che gli Steelers abbiano deciso per Rudolph?
Big Ben si è sentito attaccato e ferito, tradito da una squadra alla quale ha dato tutto. Anche da infortunato, come nel primo turno di playoff contro i Bengals nella stagione del 2015, riuscì a condurre la sua squadra alla vittoria. Lui, che rischiò grosso in seguito ad un incidente motociclistico nel 2006 e riuscì a rialzarsi. Lui, che dopo aver subito una pesante accusa di stupro ed aver giocato partite deludenti nella stagione 2008, riuscì a conquistare il Super Bowl ad una manciata di secondi dalla fine. Possibile che a Pittsburgh si siano dimenticati tutto questo? La sua reazione, così umana e comprensibile, è stata però criticata dai media americani, che l’hanno giudicata eccessiva ed infantile.
Rudolph, dal canto suo, consapevole del suo ruolo di backup, si è affrettato a dire che i media hanno travisato le parole di Big Ben; oppure, beffardamente, avrà pensato che, presto o tardi, il suo momento dovrà arrivare. Ha anche affermato di aver ricevuto un messaggio di auguri per gli inizi del Training Camp da parte di Roethlisberger. Sarà….