Si ferma agli ottavi di finale il cammino di uno straordinario Lorenzo Musetti al Roland Garros. Il giovane carrarino si è trovato in vantaggio di due set contro Novak Djokovic prima di dover subire l’inesorabile ritorno del numero 1 del mondo. L’azzurro poi, sotto per 4-0 nel set decisivo, si è dovuto ritirare per problemi fisici. Sfuma dunque il derby tutto italiano contro Matteo Berrettini, già sicuro di un posto ai quarti di finale in virtù del ritiro di Roger Federer nel pomeriggio di ieri.

Musetti mette paura al numero 1 del mondo

Non ce l’ha fatta Lorenzo Musetti a mettere a segno quella che sarebbe stata la vittoria più importante della sua giovanissima carriera. L’azzurro ha giocato un tennis sublime per quasi due ore e mezza di partita ma alla fine ha dovuto cedere all’esperienza del numero 1 del mondo. Quest’ultimo, sotto due set a zero, non si è scomposto ed ha approfittato anche di un avversario che ha palesato alcune difficoltà fisiche per ribaltare completamente lo scenario. Nole alla fine si è imposto per 6-7 (7) 6-7 (2) 6-1 6-0 4-0 (rit) e adesso troverà ai quarti di finale un altro tennista azzurro. Si tratta di Matteo Berrettini, che sarebbe dovuto scendere anche lui in campo quest’oggi ma ha potuto beneficiare ieri pomeriggio del ritiro di Roger Federer. Sfuma per Musetti la possibilità di essere il settimo italiano dal 1980 a raggiungere almeno i quarti di finale al Roland Garros. L’azzurrino può comunque consolarsi con un cospicuo balzo in avanti nel ranking mondiale (attualmente si trova alla posizione numero 61).

Roland Garros: l’azzurrino dà spettacolo nei primi due set

Il primo set dura la bellezza di 1h e 15 minuti e ad aggiudicarselo è incredibilmente Musetti per nove punti a sette al tie-break decisivo. Quello che stupisce è senza dubbio l’apparente assenza di tensione del giovane italiano in un parziale in cui è costretto sin dall’inizio a rincorrere nel punteggio il numero 1 del mondo. Djokovic, infatti, scappa immediatamente sopra 3-1 ed si procura addirittura quattro chances per consolidare il break appena ottenuto. Lorenzo, dopo aver servito sempre per secondo, parte in salita anche nel tie-break, con il campione serbo che sembra poterlo condurre dalla propria parte sul 4-1 in proprio favore. L’azzurro però non lascia mai scappare definitivamente il suo avversario ed è lui che al terzo set point a disposizione chiude la prima frazione con uno splendido dritto incrociato.

Il secondo set si decide ancora una volta al tie-break ed è sempre il carrarino ad imporsi per sette punti a due. Stavolta è il numero 1 del mondo a rimontare un break di svantaggio e a dover servire per secondo per tutta la durata della frazione. Il campione serbo sembra non saper trovare alcuna contromisura contro la varietà di colpi di Lorenzo ed è costantemente in difficoltà sui suoi turni di servizio. Musetti, infatti, una volta raggiunto sul 3-3 ha la possibilità di allungare sia nel sesto sia nell’ottavo game ma in entrambe le occasioni è molto bravo Djokovic. Quest’ultimo, giunti al tie-break, evidenzia ancora di più il suo momento di grandissima difficoltà, con il giovane azzurro che domina in lungo e in largo le operazioni e si porta ad un set da una clamorosa vittoria.

Inizia la rimonta del numero 1 del mondo

Nel terzo set arriva l’inevitabile reazione del numero 1 del mondo. La frazione, infatti, parte con un tramortifero parziale di dodici punti a tre messo a segno da Djokovic: 3-0 per il campione serbo. Quest’ultimo approfitta alla perfezione del calo del suo giovane avversario e nel sesto gioco trova addirittura il doppio break di vantaggio: 5-1. La testa di Musetti ormai è solamente al quarto set: 6-1 Nole dopo appena 28 minuti di gioco. Il quarto set è un dominio del giocatore serbo. Lorenzo vincerà appena cinque punti e lo cede al suo avversario addirittura per 6-0. La situazione non cambia all’inizio del set decisivo, prima del quale l’azzurro chiede anche un medical time-out per un presunto problema alla schiena. Il quinto set parte con Djokovic che si porta immediatamente sopra per 4-0. Qui il giocatore carrarino decide di ritirarsi uscendo comunque tra gli applausi del suo avversario e del pubblico presente sullo Chatrier.

ENRICO RICCIULLI