L’indagine dei carabinieri ha portato all’arresto di un buttafuori della discoteca Factory, dove lo scorso 18 maggio si è consumato uno stupro di gruppo. Si è ancora alla ricerca del terzo colpevole.

Dopo aver arrestato il primo, ecco il secondo colpevole. Proprio oggi la IV Sezione della Squadra mobile di Roma, specializzata nelle operazioni riguardanti la violenza di genere, ha arrestato il secondo responsabile dello stupro alla discoteca Factory dello scorso 18 maggio. Questi era un membro della sicurezza, che pochi giorni dopo era tornato in Tunisia per evitare di essere indagato, ma non ha evitato l’arresto.

L’analisi del DNA presente sulla pelle ed i vestiti della vittima ha permesso l’identificazione precisa dei colpevoli. E dopo l’arresto del primo colpevole a luglio, la Squadra mobile di Roma ha arrestato il secondo appena questo è sceso all’aeroporto di Fiumicino. L’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Roma è di custodia cautelare in carcere.

La notte del 18 maggio

Il buttafuori, un uomo marocchino di 35 anni, è stato identificato come il secondo violentatore in ordine di tempo. Aveva individuato il 25enne rumeno che stava abusando della vittima (una ragazza 21enne), la quale, riconosciuta la divisa della security, sperava in un suo aiuto. Così non è poi stato, dato che l’uomo ha violentato a sua volta la vittima e ha permesso che un terzo stupratore agisse liberamente.

Tutto ciò era avvenuto in un ambiente di servizio del locale, dove si stava svolgendo una serata con centinaia di persone che ballavano lì vicino. Sono stati alcuni passanti, dopo aver visto la ragazza in grave stato confusionale, a chiamare il 118 e la polizia.

Mentre il terzo responsabile è ancora oggetto delle indagini, i due ex dipendenti della discoteca Factory sono rinchiusi nel carcere di Regina Coeli, in attesa del processo. L’accusa sarà quella di violenza sessuale di gruppo aggravata e lesioni.