Roma capitale rileva abitudini, condizioni, qualità della vita e prospettive dei giovani romani. Oltre 3000 gli under 35 coinvolti nell’indagine sul benessere giovanile
Roma sperimenta l‘indice di Benessere Giovanile (BEG) ideato da Demoskopika. Il BEG è un indicatore di sintesi in grado di fornire una misura del livello di benessere dei giovani romani che vivono nelle singole realtà municipali di Roma.
Sono sette le aree tematiche toccate dalla ricerca: autonomia abitativa; istruzione e formazione; lavoro; benessere soggettivo ed economico; benessere psicologico; salute e sport; benessere sociale e partecipazione; fiducia nelle istituzioni.
Foto di: Gabriele Licheri
Cosa evince dall’analisi?
I giovani sono autonomi e felici, credono in se stessi oltre che nella famiglia e nell’amicizia, sono alla ricerca di un’occupazione coerente con il percorso di studi. Nel tempo libero amano guardare serie Tv, leggere i quotidiani online e praticare sport. Manifestano inoltre un orientamento socialmente aperto all’integrazione culturale e condannano l’odio in rete.
Gli orientamenti negativi e le preoccupazioni invece sono soprattutto in ambito lavorativo. Si stimano circa 90 mila neet. Inoltre si fidano poco di istituzioni politiche, banche e sindacati. Infine considerano l’impegno politico e la religione poco importanti per la loro vita.
L’universo di riferimento è rappresentato dai giovani tra i 18 e i 35 anni residenti nel territorio culturale. Oltre 520.000 persone, il cui campione estratto è pari a 3000 cittadini. Questi sono distribuiti percentualmente in rappresentanza di ciascun municipio e analizzato in base alle variabili di sesso, condizione occupazionale, livello di istruzione.
Foto di: Gabriele Licheri
“Questo contributo ha provato a tracciare il contesto culturale e sociale entro il quale la popolazione giovanile romana si muove nel quotidiano.” ha dichiarato Daniele Frongia (Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini).
Aggiungendo poi “L’intento è quello di andare oltre le semplificazioni e gli allarmismi che spesso alimentano un’immagine dei giovani distorta, semplificata. Interessante soltanto se capace di accendere l’attenzione prioritariamente sugli aspetti del disagio sociale, della trasgressione o, peggio ancora, della devianza violenta quali caratteristiche confermanti il declino dell’universo giovanile.”
Roma I Centro e Roma XII sono in cima all’indice di benessere giovanile. Il valore più alto lo registra Roma I centro, con 103,1 punti. A seguire il Municipio XII (103 punti) e Municipio IX Eur (102,8 punti).
Foto di: Gabriele Licheri
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Roma: Autonomia abitativa
Una quota significativa di giovani romani si dimostra temeraria. Ovvero è alla continua ricerca di autonomia e maggiore libertà. Infatti quasi 7 giovani su 10 non vivono più con la loro famiglia d’origine.
Tuttavia anche a Roma, come nel resto d’Italia, i giovani diventano autonomi sempre più tardi. Le cause sono percorsi scolastici sempre più lunghi e difficoltà economiche. Il 34,4 % degli under 35 continuano a vivere con i genitori.
Lavoro e formazione
In tanti dichiarano un’occupazione (59,8%). Tuttavia non del tutto in coerenza con gli studi effettuati, circa 6 su 10. Esiste poi una quota significativa di giovani romani che soffre per la mancanza di lavoro.
Per migliorare la situazione occupazionale reagiscono in molteplici modi. In primis c’è chi si reca all’estero (41,7%), poi il più tradizionale invio del curriculum (62,4%) e infine il restante 20% che si affida a segnalazione da parte di parenti e conoscenti.
Demoskopika rileva poi la presenza di circa 90 mila neet. Persone che non studiano, non lavorano o non seguono percorsi formativi (17,3%). Quasi il 30% di questi appare scoraggiato. Rinunciano infatti a cercare attivamente lavoro poichè convinti di non riuscire a trovarlo.
Luca Di Donna, professore di diritto privato europeo della sapienza e Presidente Confcommercio Professioni Roma, ha poi offerto un quadro generale della situazione lavorativa nella capitale. Ha parlato di futuro professionale brillante per i giovani.
Roma è la città che offre più professionisti in senso trasversale, circa 115 mila che rappresentano il 10% del paese. Il 34% di questi è rappresentato dall’ambito economico/giuridico, 24% invece per i tecnici-scientifici, 22% per il mondo dei servizi e infine il 27,8% per il campo sociosanitario.
Infine dei liberi professionisti che lavorano nella capitale il 75% ritiene che a Roma si lavori bene.
Fiducia nelle istituzioni
Grande fiducia per: magistratura (92,2%); forze dell’ordine (88,2%); scuole e università (82%); associazioni di volontariato (81,5%). Tuttavia è molto forte la lontananza avvertita nei confronti delle organizzazioni sindacali (21,8%) e delle banche (14,9%).
Immigrazione
Il 66,4% dei giovani è d’accordo sull’affermazione “l’immigrazione dei cittadini stranieri permette il confronto tra culture diverse”. Tuttavia non manca il dissenso. Il 51,6% è d’accordo sul fatto che gli immigrati stiano invadendo le città. E infine il 47,9 % percepisce come l’aumento del numero di immigrati favorisca l’incremento di criminalità e terrorismo.
Sport
Ben 4 giovani romani su 10 hanno dichiarato di praticare uno o più sport in maniera continuativa durante il tempo libero. 26,1 % quelli che affrontano le “fatiche sportive” più volte al mese. Il 31,2 % del campione dichiara di non praticare mai sport.
Alcol e droghe
L’abitudine al consumo di sostanze alcoliche appare piuttosto diffuso tra i giovani romani. Un giovane su cinque (22,1%) dichiara di consumare spesso vino e birra, il 47,5% occasionalmente.
Più ridotto il consumo di superalcolici. Quelli che consumano di frequente sono circa il 5,4% mentre in maniera occasionale il 24,3%.
Per le droghe leggere, ovvero marijuana e hashish, occasionalmente il 2,8% e raramente il 4,1%.
Infine le droghe pesanti sono consumate, nel caso della cocaina dal 0.3% del campione, mentre nel caso dell’eroina dallo 0,2%.
Foto di: Gabriele Licheri