La Roma alla conquista della storia dopo aver rimontato e battuto i marziani del Barcellona. Il 10 aprile del 2018, i giallorossi guidati da Eusebio Di Francesco riuscirono a distruggere i catalani infliggendo loro un secco 3-0 che spalancò le porte delle semifinali di Champions League. Una notte magica, senza precedenti: in uno stadio stracolmo nonostante il punteggio dell’andata (4-1), De Rossi e compagni sfoderarono una prova maiuscola annullando la potenza di fuoco del Barça di Lionel Messi. Emozione, commozione, gioia e festa senza precedenti: in quella serata, la Roma fece impazzire di gioia i propri tifosi. Quella notte, Davide sconfisse Golia con tre colpi di fionda ben assestati.
Roma-Barcellona: una notte leggendaria
“Notte di sogni, di coppe e di campioni“. La strofa cantata da Antonello Venditti, notoriamente romanista, in “Notte prima degli esami” descrive perfettamente la giostra d’emozioni che l’Olimpico visse il 10 aprile 2018. Due anni fa, la Roma entrava nella storia compiendo una rimonta pazzesca sul Barcellona, una delle compagini favorite per la vittoria finale della Champions League. Tutto il mondo celebrò l’impresa dei capitolini: Dzeko, De Rossi e Manolas apposero il loro sigillo sulla storia. Proprio lo stopper greco, attualmente al Napoli, divenne il manifesto della notte magica grazie alla foto della sua esultanza.
Un pianto commosso di chi sapeva, forse non del tutto, che quel 3-0 avrebbe potuto scrivere una pagina di storia calcistica destinata a diventare leggenda. Tutte queste emozioni trovarono un palcoscenico meraviglioso, di un calcio d’altri tempi: la fusione tra gli uomini in campo ed il pubblico, infatti, toccò vette inenarrabili. L’impianto sportivo della Capitale sembrava vibrare ad ogni tocco di palla dei giallorossi e sussultava ad ogni assalto, sporadico, del Barcellona. Una simbiosi destinata, anch’essa, a restare nella storia della Roma. Avete presente quando, dopo una notte di bagordi tra cibo ed alcol, sentite la testa leggera ed il pensiero naviga verso lidi non definiti?
Ecco, all’uscita dallo stadio, dopo il triplice fischio finale e l’inizio della festa qualificazione, le sensazioni divennero similari ad una serata alcolica. I tifosi romanisti increduli, si riversarono per le vie della Capitale sognando come i vecchi tempi. Perché la Roma aveva sconfitto il Barcellona di Messi. Perché era giunto il momento di festeggiare.
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