Questa sera allo stadio Olimpico, la nuova Roma di Ranieri affronterà l’Empoli di Iachini nel “Monday night” di Serie A.
La Roma di Claudio Ranieri è fuori dalla Coppa Italia e dalla Champions League ma, in questa stagione fortemente negativa, esiste un obiettivo da rincorrere fino all’ultimo minuto: il piazzamento tra le prime quattro della Serie A. L’esonero di mister Di Francesco ha portato al “Ranieri bis“, il tecnico romano e romanista è tornato a casa dopo la prima esperienza sulla panchina della Capitale terminata nel lontano 2011.
La corsa Champions dell’ex allenatore del Fulham inizia nella sua Roma, più precisamente nell’impianto dello stadio Olimpico: i giallorossi, infatti, chiuderanno la 27^ giornata del massimo campionato di calcio italiano contro l’Empoli guidato da Iachini. Tre punti fondamentali, da conquistare in qualsiasi modo, per coltivare la speranza di sentire nuovamente quella musichetta europea così accattivante.
Nella gara d’andata, i giallorossi s’imposero per 2-0 al Castellani in virtù delle reti segnate da N’Zonzi e Dzeko. Nell’occasione, i toscani di Andreazzoli fallirono un calcio di rigore con Caputo restando a secco di goal nonostante le molteplici occasioni collezionate nel corso dei novanta minuti di gioco. Furono tre punti sudati e benedetti per Di Francesco, l’allora tecnico dei capitolini.
Roma – Gli indisponibili di Ranieri
L’Empoli segnerà il ritorno nel calcio italiano del “mago di Leicester“. La squadra toscana diventerà, infatti, il primo ostacolo nella corsa sfrenata che dovrà portare la Roma a qualificarsi per la prossima Champions League. Due posti sono assegnati da tempo immemore (Juventus e Napoli) mentre risultano vacanti gli altri due: Milan, Inter, Lazio e Atalanta le rivali da mettersi alle spalle. Almeno tre di questo temibile lotto.
In quanto a fortuna, Ranieri non parte sotto la migliore delle stelle: tra infortunati e squalificati, il tecnico romano dovrà privarsi di ben 9 elementi, di cui 7 sono titolari. Mancheranno contro la compagine di Iachini moltissimi protagonisti: De Rossi, Pellegrini, Bianda, Under, Pastore e Manolas. sono indisponibili mentre Kolarov, Fazio e Dzeko sono stati fermati dal Giudice Sportivo. Recupera in extremis Zaniolo che, verosimilmente, si accomoderà in panchina.
Scelte praticamente obbligate per “King Claudio” che nel suo secondo esordio romanista dovrà affidarsi ad una formazione di fortuna. Olsen dovrebbe vincere il ballottaggio con Mirante; la linea difensiva sarà disegnata da Florenzi, Marcano, Juan Jesus e Santon con N’Zonzi a fare da schermo difensivo. Dietro l’unica punta Schick, agirà un centrocampo a quattro formato da Perotti, Pastore, Cristante ed El Shaarawy. Un 4-1-4-1 d’emergenza.
Roma – Un Empoli da prendere con le pinze
Un misero punto, in questo momento, separa l’Empoli dalla zona retrocessione. La vittoria del Bologna sul Cagliari (2-0) ha avvicinato pericolosamente i toscani al terzultimo posto che, a fine campionato, condannerebbe alla Serie B il suo padrone. La Roma affronterà una compagine in piena crisi di risultati: nelle ultime 12 gare, Iachini ha vinto solo 2 volte (3-0 sul Sassuolo e 2-1 col Bologna).
Nelle altre 10 ha collezionato 3 pareggi e 7 sconfitte. La compagine azzurra non si è mai imposta lontano dalle mura amiche del Castellani in questa stagione. Mister Iachini dovrebbe optare per 3-5-2: Dragowsky verrà difeso dal trio formato da Veseli, Silvestre e Dell’Orco mentre a centrocampo agiranno Di Lorenzo, Krunic, Bennacer, Acquah, Pasqual. Caputo e Farias dovrebbero formare l’apparato offensivo dei toscani.
I giallorossi dovranno limitare le geometrie di Krunic e Bennacer in mezzo al campo e stare attenti alla vena realizzativa di Francesco Caputo: il bomber ex Virtus Entella ha realizzato 12 reti in 26 gara. Proprio il numero undici empolese ha parlato, ai microfoni di Sky Sport, della sfida con la Roma. Ecco le sue parole:
“Di Francesco ha pagato l’ultimo periodo in cui ha perso il derby con la Lazio in maniera pesante, poi sono stati eliminati dalla Champions. Sicuramente non è una situazione tranquilla, i primi a pagare sono sempre gli allenatori. Rigore dell’andata? Dopo gli errori subentra qualcosa di negativo, però io me lo sono procurato contro il Parma e l’ho voluto realizzare. Il rigore sbagliato all’andata è stato negativo, ma ormai è una cosa vecchia: guardo avanti“.
Iachini non si fida della Roma: “Il cambio in panchina porta sempre una scossa emotiva. Ne ho parlato coi ragazzi, serve una grande partita. La Roma ha delle assenze, ma in una squadra del loro livello vuol dire poco, se manca un giocatore ne entra uno dello stesso livello. Dovremo avere grande personalità. Giocare in posticipo? Non cambia nulla, pensiamo a noi, dobbiamo spingere al massimo fino all’ultima giornata, insistendo dove c’è da migliorare limitando gli errori. Ranieri? Per me è un maestro!”
Roma – La prima conferenza del “Ranieri bis”
La Roma ha (ri)accolto tra le sue braccia Claudio Ranieri. Dopo aver firmato un contratto di soli tre mesi, il neo mister ha diretto i primi allenamenti in giallorosso concedendosi, solamente, alle telecamere di Roma Tv. Nella giornata di ieri è andata in scena la prima conferenza stampa dell’ex Fulham alla quale ha preso parte la stampa. Ecco i passaggi più significativi:
“Il ritorno a Roma è speciale, anche se so che è un momento difficile. Questo è un gruppo in difficoltà, ma io sono pronto a lottare. La cosa che conta di più è la motivazione. La Champions è lì, vicina, saranno importantissime le prossime due partite e il pubblico, sono sincero, da solo non ce la faccio a portare la Roma in Champions, con l’aiuto della gente sì”.
Messaggio ai tifosi e chiamata di Totti: “I giocatori devono sentirsi amati, giocare con la paura di farlo è una sensazione brutta. E io mi aggrappo ai tifosi.Quando mi ha chiamato Totti non mi ricordo neanche cosa ci siamo detti. So però che ci ho rimesso dei soldi (era sotto contratto con il Fulham, ndr), ma non mi importa niente. Quando la Roma chiama, non si può dire di no. E io accettare di allenare per 12 gare non l’avrei fatto per nessuna altra squadra al mondo”.
Problema difensivo: “È vero, subiamo tanti gol, dovremo essere tutti più propensi ad aiutare nella fase difensiva. Da quel che ho visto, tante reti la Roma le ha subito perdendo palla, in fase di transizione. E questo non va bene, perché fa anche sentire colpevole chi ha commesso l’errore. Voglio più attenzione in fase di possesso e vedere una squadra che ara il campo, sprizzando rabbia e determinazione. Si può anche sbagliare, ma poi bisogna morire sul campo. I giocatori non sono bambini di quattro anni ma uomini veri. E devono dare tutto, perché se la Roma si ritrova in questa situazione vuol dire che finora non lo hanno fatto. E poi pretendo allegria e voglia di lottare, senza arrendersi mai”.
Sui singoli: “Dzeko e Schick devono giocare insieme. Florenzi? È universale, dipende dalla situazione tattica. Essendo romano, gli errori pesano di più. Mirante oppure Olsen? Decido domani. Pastore? Classe cristallina ma voglio gente che lotta e si sacrifica per i compagni. Zaniolo lo vedo a centrocampo, dove può tenere palla tra i piedi”.
Gara fondamentale per entrambe le compagini: vincerà la voglia di Champions League dei capitolini oppure la disperazione di un Empoli sempre più coinvolto nella lotta salvezza? Questa sera, allo stadio Olimpico, scopriremo chi ha più motivazioni.
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