Roma prigioniera della friendzone?

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Di Andrea Mari

La situazione in casa Roma inizia a diventare preoccupante: dopo l’addio di De Rossi e Ranieri, i giallorossi attendono di ufficializzare l’arrivo dal Torino di Petrachi per avviare il calciomercato e continuano la spasmodica ricerca del nuovo allenatore dopo diversi “No, grazie”.

Roma e la friendzone. Nella Capitale serpeggia il malcontento nei confronti di James Pallotta: l’addio del popolo romanista a De Rossi e Ranieri, l’ennesimo anno terminato senza alzare un trofeo, la nuova rivoluzione varata dal proprietario americano e da Baldini ormai dietro l’angolo e la mancata qualificazione alla prossima Champions League hanno solcato una linea netta tra tifosi e dirigenza.

Come se non bastasse, nell’ultimo mese i capitolini sembrano affetti da una gravissima forma di friendzone, termine molto in voga nel linguaggio social. Cosa significa? È presto detto. Il termine in questione (zona dell’amico, ndr) spiega una dinamica specifica dei rapporti di coppia: avete presente quando un ragazzo/a vorrebbe intessere una relazione stabile con l’individuo del quale è invaghito/a? Ecco, la friendzone scatta nel momento in cui la controparte risponde all’interesse con la tipica, maledetta frase: “Sei un mio caro amico/a, non ti vedo come fidanzato/a!”

La situazione è delicata, forse il paragone sembrerà eccessivamente goliardico ma, se vi soffermate sugli ultimi fatti di cronaca, descrive perfettamente il momentaccio vissuto in quel di Trigoria. Su più fronti: la friendzone è un virus aggressivo che sta infettando più sfere all’interno della Roma.

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Pallotta a colloquio con De Rossi (Credit: Sky Sport)

Roma – La friendzone in panchina

Parlavamo di sfere, giusto? Ecco la zona di friendzone più evidente: la panchina ed i molteplici “No” incassati da diversi allenatori. Dopo aver esonerato Di Francesco, Pallotta si è affidato a Ranieri per traghettare i giallorossi fino al termine di questa travagliata stagione. Con l’addio definitivo alla Champions League dopo il triplice fischio finale di Roma-Parma, i capitolini hanno ufficializzato la fine del rapporto con il tecnico testaccino.

Chi sarà il prossimo inquilino della scottante panchina giallorossa? Il casting è lungo ed i colpi di scena negativi non sono di certo mancati. La Roma ha provato, inizialmente, a sedurre Antonio Conte: l’ex Chelsea e Juventus ha deciso, dopo aver sostenuto diversi incontri con la società, di escludere dal suo imminente futuro il club di Pallotta: “Roma, non ora. Oggi non ci sono le condizioni ma un giorno allenerò i giallorossi”.

I dirigenti capitolini hanno ripiegato, imbeccati da Baldini, su Maurizio Sarri, attuale tecnico del Chelsea che questa sera si giocherà la finale di Europa League nel derby londinese con l’Arsenal. Gelo anche in questo caso: inizialmente, infatti, l’ex Napoli ha dichiarato di voler restare in Inghilterra. Nelle ultime ore però, complice la volontà di Abramovich di sostituire l’attuale mister con Lampard, ha preso quota l’ipotesi Juventus col Milan leggermente defilato dietro ai campioni d’Italia.

L’ultima friendzone alla Roma è stata inferta da Gasperini, il tecnico dell’Atalanta dei miracoli. I giallorossi avevano puntato tutte le fiches sul mister di Grugliasco ma, anche in questo caso, qualcosa non è andato secondo i piani: Percassi, patron della Dea, è riuscito a trattenere il proprio allenatore mettendo sul tavolo un lauto rinnovo di contratto fino al 2022. Gasperini al 90% rimarrà a giocarsi la meritata Champions League a Bergamo declinando, quindi, l’offerta della Roma.

Pallotta dovrà posare lo sguardo su altri profili: Gattuso e Giampaolo, ad esempio. Pregando per un happy ending.

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La festa Champions dell’Atalanta al Mapei Stadium (Credit: Fox Sports)

Friendzone dal calciomercato?

Il calciomercato, in quel di Trigoria, rimane un argomento tabù. Almeno per il momento. I giallorossi, prima di muoversi sull’accidentato terreno delle compravendite, dovranno avvalersi dei servigi di un direttore sportivo (Petrachi potrebbe essere annunciato in breve tempo) e di un allenatore. Nel frattempo, dalla rosa attuale non arrivano risposte positive: la Roma, secondo quanto riportato da Leggo, avrebbe proposto a Dzeko una spalmatura dell’attuale ingaggio (da 4,5 milioni) sui prossimi tre anni.

Il bosniaco, adirato con la società per i trattamenti riservati ai senatori (De Rossi, Nainggolan e Strootman su tutti), non avrebbe nemmeno valutato l’offerta del suo attuale club. Sarà separazione: Inter, diverse squadre di Premier League e Fenerbahçe sono alla finestra. Saluterà anche Manolas: i motivi? Gli stessi del compagno di squadra. Il difensore ellenico, con tutta probabilità, eserciterà la clausola da 36 milioni presente nel suo contratto abbandonando, così, la Capitale. Inghilterra, Paris Saint-Germain e Juventus interessate.

Dalla Serbia, invece, rimbalzano altre voci di calciomercato: Kolarov potrebbe negoziare la rescissione consensuale con la Roma. Sul terzino è fortissimo l’interesse della Stella Rossa che riporterebbe a casa il capitano delle “Aquile bianche“.

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Kolarov e Dzeko con la maglia della Roma (Credit: Il Faro Online)

Baldini e la Roma: vecchia storia di friendzone

Giungiamo, infine, alla più strana delle friendzone. I protagonisti della vicenda sono tre: la Roma, Pallotta e Baldini, attuale consulente esterno dell’imprenditore americano. Procediamo con ordine: la prima Roma a stelle e strisce aveva riportato nella Capitale Franco Baldini. Quest’ultimo, dopo l’uscita del libro di Totti, nel settembre del 2018 decise di abbandonare i giallorossi accasandosi, in seguito, al Tottenham. A distanza di anni, dalle ceneri di quella separazione è nata la più assurda friendzone registrata nel mondo del calcio: il dirigente toscano ha mantenuto una fortissima influenza nella Roma pur non essendo ufficialmente un suo tesserato.

È come se una vostra ex avesse potere decisionale nella nuova vita di coppia intrapresa. Un bel problema, ammettiamolo. La non definizione del ruolo di Baldini e gli errori societari ispirati da quest’ultimo hanno contribuito a rinvigorire il malcontento della piazza che, ancora oggi, non riesce a spiegarsi il perché di questo rapporto incentivato da Pallotta.

Tralasciando il campo veritiero e goliardico della friendzone, la Roma dovrà sistemare velocemente le prime, fondamentali tessere per programmare la prossima stagione. I preliminari di Europa League si disputeranno nel mese di luglio e partire in ritardo potrebbe compromettere la prima competizione del prossimo anno…

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