Questa mattina un gruppo di sovranisti, a cui si sono aggiunti alcuni attivisti di Casapound, ha invaso le vie del centro storico di Roma
A Roma circa 200 persone sono scese in piazza per protestare contro il Governo, arrivando fino a Palazzo Chigi, dove la polizia li ha fermati. Tra i partecipanti anche attivisti di Casapound
“Roma, alcuni cittadini sono stati circondati da Polizia e Carabinieri mandati da Conte. Potranno uscire uno alla volta solo dopo aver consegnato il documento per l’identificazione. Era una manifestazione pacifica: vogliono toglierci la libertà?”
Queste sono le parole di un partecipante della manifestazione che stamattina ha catalizzato l’attenzione a Roma: a partire dalle 11:30 oltre 200 persone sono scese nelle strade del centro storico, convergendo intorno a Palazzo Chigi. La protesta era indirizzata al Presidente del Consiglio Conte, di cui vengono criticate le scelte economiche e non solo:
“È assurdo che, nel 2020, lo Stato vada avanti a colpi di Dpcm e repressione del dissenso. Indossiamo le mascherine tricolori come simbolo di lotta per la libertà: siamo stufi di un governo che parla solamente, ma non ha ancora erogato la liquidità necessaria per far partire le attività. Non possiamo più tutelare chi lede ogni giorno i diritti e le libertà costituzionalmente garantiti. Le forze dell’ordine ci hanno chiuso la strada bloccando entrambi i lati con militari in assetto anti-sommossa, chiedendo i documenti e minacciando sanzioni. Più che l’Italia sembra la Cina.”
La polizia ha effettivamente bloccato il corteo in via Due Macelli, identificando circa 50 persone, tra le quali molti sono risultati attivisti di Casapound. La manifestazione tuttavia non ha mai corso il rischio di diventare violenta, e non sembra essere sul punto di terminare oggi. Alle 19 infatti è previsto un incontro del MIO (Movimento Imprese Ospitalità) per proseguire la protesta. Protagonisti saranno chef, albergatori e in generale gli appartenenti al mondo del commercio, uno dei settori più colpiti dalle misure di lockdown.
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