Buone notizie per la città di Roma: l’acqua non verrà razionata! Almeno per agosto

A deciderlo è un accordo, raggiunto ieri, tra il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il presidente di Acea, Luca Alfredo Lanzalone, teso a sospendere l’applicazione del provvedimento che aveva previsto la stretta ai rubinetti del Lago di Bracciano, in uno stato di pericoloso abbassamento, vietando il prelievo dell’acqua.

«Mi è stato comunicato pochi minuti fa dal presidente della Regione Lazio che a breve dovrebbe esserci un provvedimento modificativo» – ha affermato il presidente di Acea, che altrimenti sarebbe stato costretto a dare attuazione al provvedimento, con conseguente applicazione del regime di razionamento turnario dell’acqua nella Capitale .

L’accordo raggiunto rappresenta però solo un provvedimento temporaneo, in quanto sarà necessario intervenire attivamente per risolvere il problema della carenza di acqua che ogni anno affligge Roma durante il periodo estivo, come altre città.
Dopo le forti pressioni esercitate dalla città e dal suo Sindaco Virginia Raggi,  che in una conferenza stampa di qualche giorno fa affermavava : “Bisogna intervenire subito, non tra qualche giorno. La situazione è intollerabile, non si può staccare l’acqua ai romani, sono estremamente preoccupata per i miei concittadini. Sono allarmata per quello che può accadere agli ospedali e ai vigili del fuoco se staccano l’acqua. Il governo deve prendere provvedimenti necessari: poco meno di un mese fa con la dichiarazione di emergenza fatta per Parma e Piacenza è stata scongiurata una crisi idrica come aveva richiesto la cittadinanza. Devono fare lo stesso per Roma. Parliamo di oltre un milione e mezzo di cittadini“, è stato raggiunto quello che potremmo definire un compromesso ragionevole che prevede:

  • Roma potrà continuare a prelevare acqua dal Lago di Bracciano ma per 400 litri al secondo invece che gli attuali 900, riducendo così il rischi che potrebbe correre il lago stesso;
  • Dal 10 agosto il quantitativo prelevabile verrà ancora diminuito, scendendo a 200 litri al secondo.
L’attuale stato del Lago di Bracciano, bacino dal quale la Capitale attinge parte dell’acqua necessaria al fabbisogno della città – Immagine dal Web –

Tutto questo fino all’1 settembre, data per la quale anche il periodo di siccità dovrebbe essere ormai quasi alle porte e le autorità dovrebbero avere pronto un programma da attuare definitivamente.
«Abbiamo scongiurato cheun milione e mezzo di cittadini rimanesse senza acqua. E’ una buona notizia per tutti! Ma non abbassiamo la guardia» – esulta soddisfatta su Twitter Virginia Raggi.
«Ciascuno di noi ha fatto la propria parte – aveva dichiarato nel pomeriggio – adesso il governo e la Regione devono fare la loro, si devono assumere la loro responsabilità perché non possono tagliare l’acqua a 1,5 milioni di romani» – continua il Sindaco di Roma, alludendo ad un piano che preveda finanziamenti da parte del governo e ristrutturazioni della rete idrica (piena di falle) da parte della Regione e Acea.

Proprio di tale progetto parla il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, «un piano straordinario di interventi per l’ammodernamento/rifacimento della rete di distribuzione idrica vetusta da sviluppare attraverso un piano di verifica perdite. Devono partire le nuove reti, le nuove infrastrutture perché io voglio che nessun altro ministro dell’Ambiente si trovi a dover affrontare quello che ho dovuto affrontare io. Dobbiamo far tornare Roma ad essere, non dico una capitale d’eccellenza, ma almeno una città normale».

Anche  l’amministratore delegato di Acea Stefano Antonio Donnarumma è della stessa idea e sottolinea in una nota diffusa poche ora fa che la società ha già da tempo dato il via ad una prima fase del piano, nella quale si sta individuando lo stato del vetusto impianto idrico per stilare un programma di intervento e rifacimento della rete, per ridurre al minimo le perdite di acqua che incrementano lo spreco oltre il fabbisogno necessario.

E il Lago di Bracciano? Che fine farà?
Dopo i primi allarmi, che rimangono tottora validi, il piano tampone, unito alle attese di cospicue piogge che dovrebbeno arrivare in concomitanza con la fine del piano (i primi di settembre), dovrebbe riuscire a minimizzare i danni.
Il Lago di Bracciano «Non è in pericolo. Sono Fandonie» – ha affermato il Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli: «Sono tutte ipotesi, che andrebbero prima verificate però. E, in ogni caso, scatterebbero con ben altre quantità, ben più alte, di quelle attualmente sul tavolo […] Si rende conto di quale inezia stiamo parlando? E peraltro facendo finta che il lago non si ricarica. Ma, siccome il lago ha grandi potenzialità di ricarica (ndr dalla dorsale appenninica), non si riesce proprio a comprendere il motivo di questa sospensione».

Per i cittadini e i loro bisogni la situazione è stata temporaneamente risolta ma lo stato del Lago di Bracciano è davanti agli occhi di tutti: spiagge prima inesistenti e il misuratore che segna -165cm rispetto al livello 0. Trovare una soluzione definitiva per Roma e per il lago è importantissimo, ne va della salute del primo e del futuro di Roma.

Lorenzo Maria Lucarelli