Presentata ieri all’Opificio Romaeuropa, la 33a edizione di Romaeuropa Festival è un omaggio alla diversità e alla cultura. Ecco tutte le novità in programma.

Si chiama ‘Between Worlds”, l’edizione trentatré del Romaeuropa Festival. Al cuore del programma 2018, la diversità culturale e le contraddizioni che animano il nostro quotidiano. “Between Worlds” spiega Fabrizio Grifasi, Direttore della Fondazione Romaeuropa, “è un’edizione che abbraccia latitudini ed esperienze lontane, in cui mondi diversi e distanti si incontrano”. La missione del Romaeuropa Festival 2018 è quella di portare sul palcoscenico uno spazio interstiziale, “in between”. Una terra di mezzo, fatta di incontri, mediazioni e riconciliazioni tra opposti apparentemente inconciliabili. Più di sessanta le compagnie coinvolte. Oltre trecento artisti provenienti da ogni parte del globo animeranno le ventisette location dell’evento. “Romaeuropa Festival è un Roma-Mondo-Festival” ha detto il Vicesindaco di Roma Capitale, Luca Bergamo, alla conferenza stampa di ieri.

Serge Aimè Coulibaly, Jean van Lingen (Photo credits: REf18)

Con la benedizione di oltre trecento accademie e l’appoggio istituzionale del Mibac, della Regione Lazio e di Roma Capitale, il Romaeuropa Festival è pronto a ripartire il 19 settembre con Kirina. Un’opera per danzatori, musicisti e figuranti che, attraverso le coreografie di Serge-Aimè Coulibaly, racconterà al pubblico del Teatro Argentina la folgorante marcia del popolo africano. L’Africa torna nell’opera di Milo Rau: al cinema con The Congo Tribunal e al teatro con The Repetition – Historie(s) du Théatre(l). Ma Romaeuropa Festival vola anche in Francia: la Francia della minoranza vietnamita, dentro le mura del ristorante Saigon. Ad Aleppo, con #Minaret del coreografo siriano Omar Rajeh e del compositore Zad Moultaka. Alla scoperta dei ritmi di Kingston e della dancehall giamaicana con DFS al Teatro Vascello il 23 e il 24 novembre. E persino dentro le Biblioteche di Roma, dal 20 al 29 settembre, con The Quite Volume.

Caroline Guyela Nguyen, JeanLouis Fernandez (Photo Credits: REf18)

Romaeuropa Festival viaggia indietro nel tempo, alla ricerca di origini perdute e antiche radici. Nella Cina maoista di Red – A documentary performance, dove le coreografie di Wen Hui ridaranno vita al balletto femminile, simbolo della rivoluzione culturale. In Argentina, con Minefield di Lola Arias, all’epoca della guerra delle Malvinas tra reduci argentini e inglesi. In Iran, dove Ali Moini ridarà vita ad un antico rituale di iniziazione persiano, in My Paradoxical Knives. Nell’America capitalista e patriarcale, alla riscoperta del mito di King Kong, con Kingdom: un ibrido tra cinema, teatro e performance. Nella New York multietnica di PANORAMA e della Great Jones Repertory Company, opera simbolo di questa edizione di Romaeuropa Festival incentrata sulla diversità e l’incontro. Non mancheranno poi tributi e omaggi a musicisti come Frank Zappa. E incontri con i grandi della scena musicale internazionale come John Adams e Cristina Zavalloni.

Tsirihaka Harrivel Vimala Pons, GRANDE (Photo credits: REf18)

Evento artistico multidisciplinare, il Romaeuropa Festival 2018 si articola in tre percorsi diversi. “Storie” racconta una pluralità di realtà attraverso un mix di linguaggi artistici diversi. “Visioni” abbraccia la classicità e la traghetta verso le visioni del domani. “Suoni” indaga il rapporto tutto sensoriale tra l’ascolto e la visione. Ma Romaeuropa Festival 2018 strizza l’occhio al futuro. E lo fa quest’anno, introducendo nella programmazione la rassegna “Digitalive”. Una sezione, a cura di Federica Patti, dedicata interamente all’incontro tra performance e nuove culture digitali. Ma non tutto. Tornano anche quest’anno gli appuntamento con “Anni Luce”, la rassegna consacrata al teatro che cambia. E “Dancing Days”, tributo all’altra regina del Romaeuropa Festival: la danza. Temi caldi di questa edizione del festival saranno la nudità e la violenza sulle donne: la durezza dello sguardo maschile sul corpo della donna.

Digitalive (Photo credits: REf18)

Dopo il debutto nella scorsa edizione di Romaeuropa Festival, si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il “REF Kids”. In questa 33° edizione la rassegna dedicata ai più piccoli, estende l’invito anche ai genitori e alle famiglie. Infine, non può mancare uno spazio dedicato al dialogo e all’incontro tra artisti e spettatori. Quest’anno la rassegna “Community” affronterà temi del presente ma darà spazio anche a incontri speciali per il pubblico. In collaborazione con Danzaeffebi, Romaeuropa Festival darà a sei appassionati di danza la possibilità di seguire da vicino gli eventi e partecipare a lezioni su misura. Nel periodo estivo, invece, verrà inaugurato il REf Delivery: un servizio di consegna a domicilio che porterà il festival nelle case degli spettatori più fedeli.

REF KIDS + FAMILY (Photo credits: REf18)