Rome and Roll – Cominciamo la settimana con una nuova recensione per i nostri lettori, targata con l’ineluttabile marchio di Info Nerd. Oggi si parla di Giochix, che presenta un nuovo titolo gestionale da 2 a 4 giocatori molto apprezzato dalla critica; Rome and Roll, di David Tuczi e Nick Shaw.
Rome and Roll – Il gioco in breve
Come si può evincere già dal nome, Rome and Roll è un gioco il cui elemento essenziale non può che essere il dado. Anzi, molti dadi, ricchi di simboli e di diverso colore, che scandiscono turno dopo turno l’avanzamento delle fasi di gioco. Il sistema di draft prevede un lancio combinato del set di dadi, suddivisi a seconda del numero di giocatori; una plancia di gioco principale, ed una plancia per giocatore. Non mancano, infine, due meeple per giocatore, ed un pennarello cancellabile; è questo lo strumento principale di Rome&Roll, l’elemento che contraddistingue maggiormente l’originalità del titolo.
Una premessa doverosa: Rome and Roll è un gioco di costruzione e gestione molto profondo, piuttosto complesso nelle meccaniche e con diverse regole previste, sia principali che di contorno. Si sente lo zampino nel draft system di David Tuczi, autore di titoli come Dice Settlers e Tekhenu; Rome&Roll può aggiungersi a questi, e molti altri giochi, nella classifica dei migliori titoli del genere draft roll.
Addentriamoci, così, nella Roma Capitale…
In questo gioco, infatti, ogni giocatore dispone di una propria plancia personaggio, su cui utilizzando il pennarello terrà nota dei propri sviluppi commerciali, militari, urbanistici e politici. La plancia centrale, invece, rappresenta il foro della città di Roma, con un’area colma di quadrati bianchi destinati alla costruzione di edifici. Lo scopo del gioco è ascendere alla carica di proconsole di Nerone, operando interventi sia nella ricostruzione della Capitale, sia nella supremazia militare, politica e commerciale dell’Imperatore nel resto dell’Impero.
Riassumere in dettaglio l’intera fisionomia di Rome&Rollo è un compito veramente arduo. Si può partire, tuttavia, proprio dalle plance personaggio; ogni giocatore, in pratica, può scegliere di vestire i panni di un esponente di spicco della società romana (un soldato; un burocrate; una mercante; oppure una matrona sui ius). Ogni personaggio potrà immagazzinare o spendere dal dado risorse (legno, mattoni, pietre, cibo, gioielli) per compiere nel proprio turno determinate azioni.
Le risorse vengono scritte, cadauna, sulla plancia personale usando il pennarello cancellabile; nella loro spéndita non vengono cancellate, ma soltanto barrate. Lo stesso avviene per i punti vittoria: i quattro tracciati vittoria, ovvero la maggior fonte di punti ottenibili, contano le Monete, la Gloria, il Retaggio e l’Urbanizzazione.
Rome and Roll – Le azioni di gioco
Sulla plancia personaggio si possono annotare i Legionari, un aspetto essenziale per l’azione di Conquista. I giocatori, infatti, possono conquistare insediamenti siti nelle province romane. Ciò avviene occupando gli insediamenti,cioè pareggiando il livello di forza dell’insediamento attaccato con il relativo numero di legionari in proprio possesso. Per ottenere i legionari ci sono diversi modi, ma il principale resta sicuramente compiere l’azione Recluta Legioni. Conquistare insediamenti fornisce importanti punti Gloria.
Ci soffermiamo, tuttavia, ora sull’azione più importante di Rome and Roll: la Costruzione di edifici nella Eterna Urbe. Sono molteplici gli edifici che si possono costruire in R&R, ma in ogni partita solamente otto vengono messi in gioco. Utilizzando l’icona Martello presente su un dado, un giocatore può, spendendo le relative richieste dal dado o dal magazzino, scegliere e costruire una struttura. Ci sono edifici Militari, Urbani, Religiosi, di Manifattura o di Svago; quando un giocatore costruisce, disegnerà col pennarello sulla plancia centrale la forma del’edificio secondo precise regole di posizionamento. Ad esempio, non è mai possibile (salvo casi particolari) costruire a cavallo di due colli, come il Palatino o l’Aventino.
Tra i casi particolari si annoverano le carte Favore degli Dei, che consentono ai giocatori dei poteri speciali spendibili. Queste carte si ottengono tramite la costruzione del Santuario.
In R&R si può, inoltre, Commerciare merci immagazzinate per ottenere Ricchezza, e Tassare gli insediamenti conquistati per ottenere merci. La variabile tattica principale, che può a volte risultare decisiva, è il buon utilizzo di una sesta azione, ovvero l’Espansione di strade. I giocatori possono, infatti, rinnovare le strade che partendo dagli insediamenti conquistati, portano a Roma. Ciò fornisce non solo punti Retaggio, ma anche preziose risorse (in Asia Minore si possono produrre gioielli!).
Infine, ogni personaggio dispone di propri consiglieri, che possono essere corrotti con talune merci. I consiglieri dispongono di poteri speciali che possono essere attivati nel corso della partita; se corrotti “fino all’osso”, diciamo, donano anche punti vittoria. I consiglieri si distinguono dai Senatori, che sono invece unità accumulabili e spendibili come importanti “jolly” nel proprio turno.
Rome and Roll – Conclusioni
Il titolo può lasciare qualche perplessità, alla lettura del corposo regolamento. Questo perché non si tratta di un gioco tradizionale; non si basa su carte, ma sulle scelte che come un normale manageriale, il giocatore fa in corso d’opera. Per poter giocare al meglio R&R, dunque, è necessario conoscere a fondo ogni aspetto del regolamento, dai principi generali alle sfumature più di dettaglio.
Apprezzabile, tuttavia, è lo sforzo degli autori, che per far familiarizzare rapidamente il giocatore, hanno strutturato un retro plancia che riassume la legenda dei simboli. La stessa plancia è davvero pratica per raccogliere punti, gestire risorse e contare pure i punti finali. Si potrebbe dire che gli autori hanno davvero pensato a tutto, simulando sul tavolo un sistema piuttosto inaspettato. Chi avrebbe detto che si sarebbe potuto gestire, e ricostruire la Capitale imperiale con qualche dado e disegnando con un pennarello? Un conto è realizzarlo, un altro è addirittura includere aspetti come religione, corruzione, politica, guerra.
Il gioco, una volta padroneggiate al meglio le meccaniche, è facilmente fruibile. Il numero ideale è 3 giocatori, e si può dire – dopo qualche partita – che l’intento non sembra tanto il voler divertire o intrattenere. Anzi, mano dopo mano il tasso di sfida si alza, l’occhio ricade sulle due plance e la mente – come negli scacchi – tenta di programmare le mosse future. Compito per nulla facile, ma altamente competitivo. L’alea è di fatto ridotta ai minimi termini, garantendo la massima rigiocabilità di un titolo. Gli appassionati di gestione manageriale, economia, politica, e di storia dell’Impero romano, non potranno rinunciare a metterlo sullo scaffale nella propria camera.
Si ringrazia la Giochix per l’invio della copia review.
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