Romina Power ha ricordato il primo incontro con l’ex marito Al Bano, avvenuto nel 1969 sul set del film ‘Nel sole’: “Un vero e proprio segno del destino” ha commentato, descrivendo i momenti di serenità degli anni di matrimonio trascorsi in Puglia. “Vivendo nell’aperta campagna pugliese si stava tranquilli, lontani dai paparazzi”.
Il rapporto con Al Bano
Ultimamente il sodalizio artistico con Al Bano è ripreso per la gioia dei fan e ha suscitato qualche speranza di un riavvicinamento anche affettivo spento dalle recenti affermazioni del cantante di Cellino San Marco, ora serenamente insieme a Loredana Lecciso.
Sull’argomento Romina ha ribadito la sua posizione parlando di un amore che non finirà mai e al pubblico in delirio per l’affermazione, ha chiesto: “Ma cosa cambia nelle vostre vite se stiamo insieme oppure no?”.
In poco tempo tra i due, oltre alla bellezza di una collaborazione artistica, sarebbe nato anche un sentimento forte. Dieci anni dopo, il 26 luglio del 1970, decisero infatti di suggellare quel sentimento con il grande passo del matrimonio. La notizia chiaramente incrementò la notorietà artistica della coppia che per anni ha dominato palcoscenici e progetti discografici. Dal Festival di Sanremo ai tour internazionali, Al Bano e Romina Power coltivano in maniera congiunta il sogno musicale senza dimenticare l’importanza della famiglia.
Al Bano, rivelazione choc sui motivi della rottura con Romina Power: “Fumava quella robaccia…”
Nel corso della loro lunga e profonda unione, Al Bano e Romina Power hanno anche portato avanti il sogno di una famiglia felice. Dal loro amore sono infatti nati ben 4 figli: Ylenia, Yari, Cristel e Romina Junior. La primogenita purtroppo è stata anche fonte di estremo dolore per i due artisti; la sua sparizione nella prima metà degli anni novanta è ancora oggi un mistero ma che non lascia spazio alla rassegnazione. Entrambi infatti non hanno mai perso la speranza, ma inevitabilmente quel forte dolore ha forse avuto un impatto anche sulla reciproca stabilità sentimentale.
“Romina fumava quella robaccia anche quattro volte al giorno. E lo faceva da anni, ancor prima della scomparsa di Ylenia. Era un’altra donna. Fumava ed era allegra; finito l’effetto, si intristiva e piangeva. Era irriconoscibile. Non esprimeva più quell’attaccamento alle cose, la passione per la vita, per quello che avevamo vissuto e costruito quegli anni. Fu l’inizio della fine“.