Concerto annullato per la band rock americana Allah-Las, previsto al club Maassilo di Rotterdam. Il motivo: rischio di un attentato terroristico.

Nell’area del concerto, l’ex silos sul fiume Maas, è stato trovato un camioncino bianco Renault Kangoo, con targa spagnola, contenente delle bombole di gas. Il conducente è stato arrestato ed interrogato.

Il furgone che all’interno trasportava bombole di gas (Photo Credits: www.corriere.it)

Si tratterebbe di uno spagnolo che ha insospettito gli agenti perché andava e veniva dal Maassilo. L’autista è un installatore e le bombole a bordo gli servivano per lavoro. L’uomo è risultato ubriaco.

È stato il sindaco della città portuale, Ahmed Aboutaleb, a rendere noti i particolari dell’operazione che ha visto schierati i reperti delle teste di cuoio (Dis) della polizia.

Il sindaco di Rotterdam, Ahmed Aboutaleb (Photo Credits: www.tgcom24.mediaset.it)

Ma ora l’allarme è rientrato. Non c’è nessun legame tra l’autista del furgone e il terrorismo. Lo riferisce la polizia.  

L’indagine sulle bombole di gas non ha dato risultati. Anche le perquisizioni condotte a casa dell’uomo hanno dato esito negativo su potenziali legami col terrorismo. La segnalazione è arrivata alle autorità olandesi dalla Spagna

L’allarme era scattato all’ultimo minuto, intorno alle 19, fuori dalla sala che doveva ospitare il concerto. Il Maassilo, un ex silos che può contenere circa mille persone era già pieno di gente. Tutti quanti sono stati scortati fuori dagli agenti che indossavano giubbotti anti-proiettile. La band, invece, è stata fatta uscire da una porta sul retro. In pochi minuti tutta la zona è stata isolata. 

Maassilo, Rotterdam (Photo Credits: egtwelrotterdam.wordpress.com)

Resta da capire quale fosse la natura dell’allerta terroristica: il capo della polizia di Rotterdam ha riferito che la polizia spagnola aveva fornito informazioni concrete su un possibile attacco contro la band degli Allah-Las.

La band americana Allah-Las (Photo Credits: www.lastampa.it)

La band rivelò un anno fa di aver ricevuto critiche per la scelta del loro nome. “Abbiamo scelto Allah perché volevamo una parola che avesse un che di sacro, ma non volevamo offendere nessuno“, aveva spiegato in un’intervista il leader del gruppo Miles Michaud.

Patrizia Cicconi