E’ il settimanale Focus D&R che, in queste torride giornate estive, ci svela alcune curiosità sull’affascinante fenomeno delle stelle cadenti. Sembra che le meteore possano generare dei suoni rilevabili dall’orecchio umano. Un degno accompagnamento musicale per uno degli spettacoli astronomici più straordinari di sempre?

 

La notte di San Lorenzo, sede degli eventi estivi più celebri ogni anno, è appena trascorsa. Gaudente di una reputazione senza tempo, il 10 agosto è la data che attrae una molititudine entusiasta di persone di tutte le età, unite nel proposito comune di scovare quante più stelle cadenti si riesca a notare. Naso in su e occhi fissi alla volta celeste, sono le spiagge di tutto il mondo il sito prediletto delle vedette più determinate.

 

Gli sciami meteoritici, comuni a tutti con il titolo di stelle cadenti, sono provocati dall’impatto con l’atmosfera delle polveri lasciate da una cometa, la cui orbita, entra in contatto con la Terra. La cadenza temporale è collegata al passaggio della Terra stessa, in quella zona di spazio, ogni anno. Con il nome di Perseidi, le nostre luminose stelle, è dalla vicinanza con la costellazione di Perseo che si appropriano di questo appellativo.

 


 

E’ stata la Swift-Tuttle la cometa madre originaria di questo sciame,scoperta nel 1862, e a fornirci ulteriori delucidazioni in questo campo sono stati gli studi perpetrati da Giovanni Schiapparelli: il brillante astronomo italiano. 
Propiziatorie per i pagani e commemorative per i cristiani, nel collegamento al martirio di San Lorenzo, sembra quasi assodata la notizia di una produzione sonora generata da questi singolari fenomeni. 

 

Colin Price e Michael Kelley, due fisici dell’atmosfera,  sostengono che alla stregua del fenomeno delle onde elettromagnetiche che si trasformano in onde sonore, anche le meteore, nel loro impatto con l’atmosfera, produrrebbero onde radio aventi la capacità di far vibrare anche determinati oggetti, come il vetro, generando dei suoni. E’ il forte campo elettrico originato nella scia della stella cadente, come conseguenza al processo di ionizzazione dell’aria, che concepisce le onde radio.

 

Una teoria, questa, che per noi spettatori profani e inermi ben si sposa con l’idea di uno straordinario spettacolo pirotecnico naturale con colonna sonora annessa; una ghiotta occasione per alimentare la nosta insaziabile immaginazione. Occhi al cielo, fedeli compagni! La gara della conta delle stelle avvistate, è iniziata solo ieri: make a wish!

Alessia Lio