Il servizio di sicurezza russo Fsb ha annunciato di aver arrestato un diplomatico ucraino, accusandolo di spionaggio, per aver ricevuto “informazioni sensibili” da un russo. “Un diplomatico ucraino, console del consolato dell’Ucraina a San Pietroburgo, Alexander Sosonyuk, è stato arrestato dal Servizio Federale di Sicurezza”, perché colto in flagrante “dopo aver ricevuto dati classificati dalle banche dati delle forze dell’ordine russe e dell’Fsb”, ha detto l’ufficio stampa.
Come ha sottolineato l’Fsb, “questa attività è incompatibile con lo status di diplomatico ed è di natura chiaramente ostile verso la Federazione Russa”. La Russia applicherà misure al diplomatico ucraino arrestato in conformità con il diritto internazionale, ha detto l’ufficio stampa dell’Fsb.
I rapporti fra Russia ed Ucraina continuano ad essere caratterizzati da scontri e tensione, e neanche l’arrivo del Covid-19 nei due paesi ha placato la conflittualità. Nei giorni scorsi, in entrambi i paesi, sono stati eseguiti degli arresti nei confronti di presunte spie al servizio del rivale. Sullo sfondo di queste schermaglie, però, sta avvenendo un importante scambio di prigionieri fra Kyev e le forze del Donbass.
Gli arresti
Crimea, 15 aprile. L’agenzia per la sicurezza interna, FSB, annuncia lo smantellamento di una rete spionistica al servizio di Kyev, impegnata in attività “terroristiche e di sabotaggio” e nel corso dell’operazione vengono arrestate due persone: una soldatessa russa, accusata di aver divulgato segreti di stato fra il 2017 ed il 2018, e un cittadino ucraino, ritenuto una spia. La prima è stata sottoposta agli arresti domiciliari per ragioni familiari, è madre di un bambino piccolo, mentre il secondo è stato tradotto immediatamente in carcere; per entrambi le accuse sono di tradimento e spionaggio.
L’operazione è stata condotta dal direttore dell’intelligence militare locale, il colonnello Oleg Akhmedov, e si inquadra nel più ampio contesto di una lotta senza quartiere contro i circuiti spionistici e antigovernativi ucraini nella penisola crimeana, che coinvolgono anche la comunità tatara. A gennaio era stato arrestato un cittadino russo, scoperto a costruire armi per conto di Kyev.
L’operazione del FSB segue di un giorno l’arresto del maggior generale delle forze armate ucraine, Valeriy Shaytanov, a seguito di un’inchiesta dei servizi segreti di Kyev (SBU). Shaytanov, che adesso dovrà affrontare le dure accuse di alto tradimento e terrorismo, è sospettato di aver collaborato con il FSB per uccidere Adam Osmayev e di aver pianificato “atti terroristici” sul suolo nazionale.