Orrore in Russia: un uomo decapita la nipotina di 18 mesi

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Di Andrea Mari

Orrore in Russia. Un uomo di 42 anni ha decapitato la nipotina di appena 18 mesi per poi passeggiare in strada con il macabro trofeo in mano. La terribile vicenda ha sconvolto tutta la comunità russa valicando i confini nazionali dello Stato retto da Vladimir Putin. Le ragioni dell’insano gesto sono ancora sconosciute. 

Storie oscene condite da una violenza che difficilmente si può spiegare. Una bambina di 18 mesi ha incontrato il suo crudele destino nella giornata odierna venendo uccisa brutalmente dallo zio, nella città di Astrakhan (Russia Meridionale). L’insano gesto ha sdegnato, con il suo carico di atrocità, la Russia, diffondendo a macchia d’olio le tristi immagini della tragedia familiare.

Mikhail Elinsky, queste le generalità dell’assassino, era uscito da poco dalla clinica psichiatrica nelle quale aveva soggiornato nell’ultimo periodo della sua turbolenta vita. L’uomo, una volta tornato in libertà, ha accoltellato sua sorella (madre della bambina) e la povera creatura, prima di decapitare quest’ultima. L’orribile corsa per strada con il macabro trofeo non è certo passata inosservata, inorridendo gli ignari passanti. Le immagini choc testimoniano la folle maratona del 42enne che viene tallonato da diversi agenti di polizia intenti a bloccare l’uomo. Elinsky, senza alcun rimorso apparente, imbraccia un coltellaccio per allontanare gli assalti delle forza dell’ordine russe. Il vagabondaggio macabro di Mikhail si è concluso con il suo grave ferimento che comporterà, qualche ora più avanti, la sua morte in ospedale.

Secondo quanto riportato dal The Independent, l’uomo aveva ucciso in passato un’altra donna e le perizie psichiatriche lo avevano definito incapace di intendere e volere, determinando così il suo ricovero in un ospedale psichiatrico. La madre della sfortunata creatura aveva, invano, pregato le autorità competenti di non far uscire suo fratello dall’ospedale perché ancora pericoloso, secondo lei. I fatti, purtroppo, hanno dato un’amara ragione alla povera donna che, miracolosamente, è riuscita a sopravvivere alla feroce aggressione del fratello. 

Nelle immagini di seguito, il momento dell’arresto di Mikhail Elinsky. Il video contiene immagini forti, che potrebbero urtare la sensibilità delle persone. 

https://www.youtube.com/watch?v=42NSh0WhIMg

Appelli d’aiuto ignorati trasformati in parole polemiche e disperate. La Russia, oggi, piange una povera bimba innocente, che ha avuto l’unica colpa di non essere stata protetta in maniera adeguata dalle autorità competenti.

ANDREA MARI