Mentre il presidente Ucraino volge ad occidente, incontrando a Washington Joe Biden, ed uscendo dall’Ucraina per la prima volta dal 24 febbraio 2022, Mosca pensa bene ad una contromossa diplomatica, scegliendo come partner del dialogo Xi Jinping e inviando Medvedev, presidente del Consiglio di Sicurezza russo, a Pechino.
USA, la White House
Il programma di Zelensky prevede un incontro con Biden presso la Casa Bianca e un discorso al Congresso nel suo primo giorno fuori i confini ucraini. Rumors dell’incontro circolavano già da diversi giorni e la conferma è arrivata solo nelle ultime ore: alle 20 italiane (14 USA) ci dovrebbe essere il meeting con Joe Biden e due ore più tardi quello col Congresso, con la compresenza di Camera e Senato. La stessa Nancy Pelosi avrebbe invitato tutti i deputati a essere presenti di persona per partecipare all’evento, sottolineandone l’importanza.
Nonostante l’aereo su cui è salito il presidente di Kyiv è segreto, sono in migliaia a seguire la rotta, attraverso il sito Flightradar24, di un volo dell’Aeronautica americana partito da una base militare in Polonia e diretto negli Stati Uniti, lasciando sospettare che sia proprio il velivolo su cui è salito Zelensky.
Cina, la Diaoyutai State Guesthouse
Ragionevolmente, spostandoci dall’altra parte del mondo, come da pronostici, il dialogo tenutosi presso la Diaoyutai State Guesthouse in Cina, si è incentrato sulla questione ucraina e, oltre a questo, nell’agenda di Medvedev, c’era anche il compito di portare dei sentiti saluti da parte del presidente Putin, fortemente ricambiati da Xi Jinping. Dietro lo scambio di convenevoli c’è la reciproca volontà tra Russia e Cina di continuare i lavori di sviluppo di una “governance globale più giusta e ragionevole”. Per quanto concerne il tema della guerra, il presidente cinese ha ribadito la sua posizione di moderazione, affermando ancora una volta il proprio paese come promotore dei colloqui di pace, auspicando che nelle parti interessate del conflitto risieda il medesimo desiderio di risoluzione della crisi, attraverso i mezzi politici più giusti e consoni.
Il tema economico
Come poc’anzi anticipato, l’agenda di Medvedev era fitta di argomenti, la guerra e i saluti da Mosca erano solo una parte del tutto: il colloquio, come specifica anche la Tass, ha riguardato anche le scelte di cooperazione economica che tanto la Russia, quanto Pechino e diversi altri paesi coinvolti (quali ad esempio i paesi BRICS – Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) dovranno intraprendere nei prossimi mesi.
Mario Marrandino
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