Manca poco, ormai, alla disputa della Ryder Cup 2023. Sarà un avvenimento, a suo modo, davvero storico con l’Italia (e Roma) che entreranno di diritto nei Paesi che si fregeranno dell’onore di ospitare il terzo avvenimento sportivo più seguito del mondo. Un grande privilegio che dovrebbe migliorare, anche, la vita di tutti i cittadini della Capitale: con l’avvento della manifestazione golfistica che opporrà Team USA a Team Europa, infatti, la viabilità e le infrastrutture della Città Eterna verranno migliorate in modo permanente.
Ryder Cup 2023: le migliorie rimarranno alla Città Eterna
“Dall’allestimento di tutte le tribune e le strutture previste sul campo di gara, quello del Marco Simone Golf & Country Club, al completamento delle infrastrutture. Quando mancano -85 giorni al via della Ryder Cup che, per la prima volta nella sua storia si giocherà in Italia, a Roma, dal 29 settembre al 1° ottobre prossimi, il Progetto Ryder Cup 2023 entra nella sua fase clou non solo per quel che riguarda l’aspetto sportivo ma anche per quel che concerne gli aspetti legati alla viabilità – si legge sui canali ufficiali della Federazione Italiana Golf parlando delle migliorie portate alla Capitale –. Dove gli interventi, mirati, sotto la supervisione tecnica di Astral SpA, destinati a lasciare una legacy permanente a tutto il territorio, procedono senza soste nel rispetto del cronoprogramma. Con l’obiettivo non solo di assicurare all’evento, il terzo al mondo per importanza mediatica, la migliore riuscita. Ma con l’intenzione di garantire un valore aggiunto al territorio e alle comunità locali, tra cantieri dedicati a tutte le arterie interessate. Il lavoro con le Istituzioni è proficuo e, per limitare i problemi di traffico nella settimana dell’evento, i tecnici stanno valutando tutte le soluzioni di viabilità, tra cui l’utilizzo della corsia di emergenza del GRA su cui però sussistono ragioni di sicurezza difficili da superare. Ma gli sforzi messi in campo dalla Federazione Italiana Golf, con tutte le Istituzioni, sono totali“.
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