Polso accelerato, sudore freddo, attacchi di panico possono essere alcuni dei sintomi più comuni che colpiscono le donne in due momenti precisi dell’anno: i saldi.

Tutte noi abbiamo un’amica che mette a segno affari d’oro ogni stagione, spendendo la metà della metà e ottenendo risultati da passerella. E diciamocelo, tutte noi, per due volte all’anno, la odiamo un pochino. Il problema più diffuso è l’ansia da risultato. Crediamo di essere delle povere sfigate se non riusciamo ad acquistare quel paio di Louboutin 12 cm al 50% (peccato che il numero 40 sia finito ad ottobre) o se non acquistiamo il cappotto del momento: il teddy (si come l’orso) al 60% (anche in questo caso però senza 2 km di gambe e taglia 40 pari un orso grizzly che si è mangiato sia l’orso Yoghi che l’orsetto Pooh!). 

Shopping compulsivo. Immagine web

Come dicevano una volta le vecchie generazioni: “non c’è peggiore affare di un affare che non serve”. Sagge, saggissime parole! Peccato però che l’istinto primordiale femminile se ne infischi della razionalità e che la peggiore competizione strabordi da ogni poro per raggiungere il santo graal della moda: l’affare perfetto. Naturalmente, i saldi travolgono ogni categoria merceologica e ogni fascia di prezzo e ogni tipo di donna dai 10 ai 99 anni. Tale precisione è importante perché sarà possibile assistere, come in uno dei migliori documentari di National Geographic, a due “leonesse” pronte a “sbranarsi” per l’ultima giacca tweed taglia 42 di Zara. Che si tratti di saldi invernali o saldi estivi, l’adrenalina schizzerà alle stelle e non mancheranno svenimenti da disidratazione o più semplicemente crisi isteriche dovute alla folla.  Generalmente le “leonesse delle boutique” possono optare per due tattiche:

– shopping rigorosamente da sola (non saprete mai dove faccio i miei affari)

– Shopping di gruppo (nuora, cognata, madre e consuocera che naturalmente puntano ai 4 punti cardinali con precisione svizzera) 

Se non credete a quanto riportato fino qui vuol dire, signori miei, che non avete mai avuto il privilegio di praticare i saldi e che appartenete alla rara specie che si addentra nei negozi alla fine della stagione: quando l’unica “carcassa” rimasta è una borsa pitonata con inserti glitter di 3 stagioni precedenti che il direttore del negozio non sa più nemmeno se regalare o utilizzare per le pulizie serali. 

I Love shopping- immagine websaldi 2020
I Love shopping- immagine web

In conclusione se ancora siete scettici eccovi le  raccomandazioni per i saldi imminenti (no deboli di cuore): pregasi partecipare con spirito agonistico ( e scarpe comode) allo studio antropologico più fashion dell’anno, gli amati e odiati SALDI.