Salinger fu uno degli scrittori americani più famosi nel Novecento.

Uno di quegli scrittori avvolti da una nuvola di mistero fino alla morte, avvenuta il 27 gennaio 2010. Esattamente 10 anni fa. Jerome David Salinger.

Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.

I temi principali dei lavori di Salinger sono la descrizione dei pensieri e delle azioni di giovani adolescenti sempre silenziosi, il disgusto per la società borghese e convenzionale, e la capacità di redenzione che i bambini hanno su di loro.

La fama arrivò con la pubblicazione, nel 1951, del suo capolavoro più conosciuto, Il giovane Holden (titolo originale The catcher in the rye), romanzo di formazione che ruota intorno alla figura di un adolescente newyorkese

Anzi, quello che Salinger fece, fu proprio questo. Di ritorno dalla Seconda Guerra Mondiale, attraverso il suo romanzo riuscì a portare alla luce la figura dell’adolescente.

JD Salinger. Photo: Web
JD Salinger. Photo: Web

Prima della Guerra, all’età di 14-15 anni si era uomini fatti e finiti, in grado di poter provvedere alla famiglia. Ma, dagli anni ’50, qualcosa era cambiato …

Tutti i ragazzi, maschi e femmine, dai 13-14 anni fino ai 18 anni vivevano in una fase di stallo: non erano più bambini, non erano ancora uomini e donne in grado di provvedere a se stessi. E allora cos’erano? Come spiegare quell’esistenzialismo e quell’irrequietezza?

Proprio per tutti loro arrivò Holden Caulfield, un’anima in pena di 16 anni, alla ricerca delle anatre di Central Park quando il laghetto si gela. 

In fondo, ha dato un’identità a tutte quelle persone che cercano un senso. Anche se un senso non c’è.

Se i personaggi di Fitzgerald erano vecchi ubriaconi in corpi giovani, i personaggi di Salinger (non solo Holden ma anche i fratelli Glass) sono annebbiati da quest’ansia che non permette loro di vivere, di apprezzare il mondo degli adulti. 

Salinger si ritira presto a vita privata difendendo la propria privacy con un’ostinazione quasi maniacale, sino a raggiungere un isolamento da eremita. Il suo ultimo racconto venne pubblicato sul New Yorker nel 1965. L’ultima intervista è del 1974. Da allora le notizie su di lui si fanno frammentarie e contraddittorie. 

Ad ogni modo, non puoi dire di amare Salinger se hai letto solo di Holden. Non basta. Salinger pubblicò: Nove Racconti (1953), Franny e Zooey (1961) e Alzate l’architrave, carpentieri (1963).

Partendo da Un giorno ideale per i pesci banana, uno dei nove racconti, Salinger introduce alcuni de componenti della famiglia Glass che ritroveremo negli altri due libri.

Less e Bessie Glass, due artisti di varietà in pensione, hanno avuto ben sette figlie, tutti Bambini Eccezionali di una nota trasmissione radio. Ed è come se l’anima di Holden fosse stata spezzata in sette parti diverse. 

Dopo 10 anni, si sente la mancanza di un uomo che, della vita, apprezzava i dettagli. Quei significati sottili da raccogliere e mettere nero su bianco.

Non sapeva come stare al mondo, ma sicuramente sapeva come trasmettere tutto sulla carta.

Molto verosimile il film Rebel in the rye, l’adattamento cinematografico della biografia “J.D. Salinger: A Life” scritta da Kenneth Slawenski, che descrive la vita di Salinger dai primi racconti, passando per la guerra e il ritorno in città, fino all’isolamento.

Seymour una volta disse che tutto quel che facciamo in vita nostra non è che spostarci da un pezzetto di Terreno Sacro all’altro. Non ha proprio mai torto? Ed ora va’ a letto. In fretta. In fretta e lentamente.
(“Alzate l’architrave, carpentieri”, JD Salinger)

Serena Votano