Salva-Roma rinfocola la divisione tra la Lega e il M5s a poche ore dal Consiglio dei ministri, chiamato per dare l’ok al travagliato decreto crescita.
Salva-Roma, uno dei provvedimenti più discutibili che riduce il debito storico accumulato dalla Capitale, fomenta la tensione fra i due alleati di Governo. In particolare, da una parte c’è Matteo Salvini, il quale sostiene che o si aiutano tutti i Comuni in difficoltà, o non si aiuta nessuno. E dall’altra parte Luigi Di Maio ribadisce che la norma è a costo zero per lo Stato.
Il conflitto Di Maio-Salvini
Di Maio fa presente che si tratta non di un “Salva-Roma” ma di un “Salva-Italia”. Invece, secondo la Lega il provvedimento rischia di dividere l’Italia in Comuni di serie A e di serie B. E ha minacciato di non far passare la norma se non sarà modificato in modo da aiutare anche altri Comuni in dissesto o rischio dissesto, come Catania ed Alessandria.
Matteo Salvini contro Virginia Raggi
Ma è stata soprattutto la Lega ad alzare il livello dello scontro e a trasformare il Salva-Roma in un caso politico. Specificatamente, il decreto crescita, che lo contiene, è stato approvato una prima volta lo scorso 4 aprile. E da allora è stato continuamente riscritto, non riuscendo a trovare un accordo sul testo.
Poi, il ministro dell’Interno ha attaccato la sindaca Virginia Raggi per la gestione della città, chiedendo le dimissioni. In particolare, Salvini si riferisce ad una registrazione rivelata dal settimanale L’Espresso in cui la sindaca parla di Roma come di una città “fuori controllo”.
Il caso Siri
In aggiunta a ciò, ad inasprire i toni ha contribuito l’inchiesta che riguarda Armando Siri, il sottosegretario ai Trasporti della Lega, indagato per corruzione. A tal proposito, il Movimento 5 Stelle ha attaccato duramente il sottosegretario e ne ha chiesto le dimissioni. Di contro, Salvini lo difende.
La replica di Laura Castelli
Sulle parole di Salvini arriva la replica del sottosegretario all’Economia Laura Castelli la quale rassicura ironicamente il ministro Salvini che non c’è nessun Salva-Roma dalla lettura della norma, peraltro non replicabile. Inoltre, la Castelli sottolinea che i Comuni vanno salvati tutti, ma i problemi sono diversi e a ciascuno serve la sua cura.
In realtà, si appresta ad essere un Consiglio dei ministri infuocato quello che andrà in scena questo tardo pomeriggio.