Il recente botta e risposta tra Enrico Mentana e Matteo Salvini continua a sollevare domande. In un Paese diviso, in un’Italia avvolta da un panorama politico nebuloso, c’è ancora spazio per il confronto?
L’ edizione delle 20.00 di lunedì 13 maggio del Tg La7 si apre con un discorso del direttore Enrico Mentana direttamente indirizzato al Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Un contrattacco verbale in risposta ad un attacco lanciato dallo stesso Ministro durante un comizio tenutosi in vista delle prossime elezioni europee. Dal palcoscenico di Legnago Salvini punta direttamente la comunicazione pubblica dei telegiornali – TG1, TG5 e, per l’appunto TG La7 – colpevole di diffondere “fesserie di cui non importa nulla a nessuno”.
Il leader della Lega invita i suoi più caldi sostenitori a fare un esperimento per constatare le “fesserie” diffuse dai telegiornali in questione, accusati inoltre di non diffondere i contenuti dei comizi e dei discorsi del Ministro stesso.
Mentana risponde
Immediata la risposta del direttore del TG La7: “lui, o chi gli indica gli obiettivi comunicativi, ritiene che faccia gioco prendersela con i telegiornali. A noi fa un baffo una critica come questa”. Mentana prosegue poi con una domanda provocatoria: “forse dovremmo parlare del concorso Vinci Salvini? O forse, più seriamente, delle centinaia di migliaia di rimpatri che un anno fa erano stati promessi in campagna elettorale e che non ci sono stati. Ma sicuramente ne avrà parlato nel suo comizio, il ministro dell’Interno”.
Mentana parla chiaramente di offesa all’informazione, e continua a rivolgersi al ministro in difesa di una libertà di espressione colpita da un attacco che a molti tanto sa di censura. C’è ancora spazio per il confronto in un’Italia sottosopra?
-Serena Valastro