Salvini e la leva obbligatoria, arriva la proposta di legge alla camera

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Di Marianna Soru

La proposta di legge della Lega prevede la reintroduzione della leva obbligatoria. A proporla il Ministro Matteo Salvini, a firma del deputato Eugenio Zoffili, membro della Commissione difesa a Montecitorio. Non è la prima volta che parla di questo tema, avendo già proposto diverse volte la questione, che ora è diventata disegno di legge. Nella proposta di legge previsti sei mesi di leva, per i giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni.

Leva obbligatoria: il disegno di legge

Zoffili ha spiegato a LaPresse cosa prevede questa nuova legge. Si tratterà di un servizio civile, dove i partecipanti si occuperanno di diversi ambiti, come per esempio la tutela del patrimonio culturale e naturale, la Protezione Civile e il soccorso pubblico. E aggiunge che, secondo lui la Lega con questa proposta guarda al futuro e al bene dei giovani e dell’Italia. E, sempre a detta loro, lo fa con semplice e concreto buonsenso.

Già in occasione del raduno degli Alpini a Vicenza, lo scorso 12 maggio, il leader della Lega aveva dichiarato che per lui la lega obbligatoria è una forma di educazione civica. Questo perché così i ragazzi si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi. In quell’occasione, anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si era detto favorevole a questa esperienza che “si può fare spendendosi a favore della propria comunità”.

I contrari

I leader di centro sinistra Pd e Cinque Stelle si sono detti contrari. “Ai ragazzi serve un’Italia che corre per i diritti di una generazione tradita”, ha affermato Giuseppe Conte. Che sostiene che i ragazzi hanno bisogno di una lotta senza quartiere alla precarietà. E, sempre Giuseppe Conte, sostiene che la vera battaglia sia quella a favore del salario minimo legale, contro la lotta allo sfruttamento. Rimarcando ancora una volta la gravità dei tirocini non retribuiti e dello sfruttamento. Mentre Elly Schlein, segretaria del Pd, dice che: “Noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile”.

Marianna Soru

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