Il Senato nega di procedere verso Salvini, denunciato per diffamazione da Carola Rackete perchè nel 2019 l’aveva offesa e si era preso una querela.
Nel 2019 Salvini era ministro dell’Interno e Carola Rackete comandante della Sea Watch. Ricordiamo tutti l’episodio della Sea Watch?
Ripassiamo il caso Sea Watch 3
Il caso Sea Watch 3 riguarda la vicenda di una nave umanitaria che ha soccorso dei migranti in mare e che si è vista negare l’accesso ai porti italiani nel 2019. La nave della ong tedesca era impegnata nel soccorso di 53 migranti il 12 giugno. Il tutto era legato alla politica dei “porti chiusi” del governo italiano.
La nave, dopo 17 giorni di attesa, ha deciso di forzare il blocco e attraccare a Lampedusa. Ciò ha provocato la reazione delle autorità italiane, che hanno arrestato la capitana Carola Rackete. Il caso ha sollevato diverse questioni di diritto internazionale. Tra le questioni vediamo:
- gli obblighi di soccorso in mare
- il divieto di respingimento
- la legittimità del divieto di ingresso nel mare territoriale.
In quel periodo, le frasi di Matteo Salvini verso la comandante Carola Rackete sono state offensive e poco gradevoli.
Quindi perchè Salvini ha offeso la Rackete, oltretutto senza querela?
Ecco che ‘Aula del Senato ha tuttavia detto no alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per le frasi rivolte all’attivista Carola Rackete, comandante della Sea Watch 3. Per Salvini pendeva l’accusa di diffamazione aggravata.
- A dire no alla richiesta della Procura di Milano sono stati 82 senatori (Lega-Fdi-Fi),
- A pronunciarsi a favore della richiesta della magistratura erno in 60 (Pd, M5s, Avs)
- Sono invece 5 gli astenuti (tra cui Iv).
Quindi con questo voto il Senato approva la relazione della Giunta delle immunità di Palazzo Madama. Essa si era espressa a fine febbraio 2023, ritenendo «insindacabili le affermazioni» dell’allora ministro dell’Interno. L’allora ministro dell’Interno è stato accusato di diffamazione continuata e aggravata per aver offeso la reputazione di Carola Rackete, comandante della nave “Sea Watch 3”. Il tutto con riferimento alla missione con soccorso in mare di 53 persone nella zona SAR libica del 12 giugno 2019.
Ricordiamo una peculiarità non indifferente della sea watch: l’equipaggio della nave contava moltissime donne forti e preparate. Donne noi abbiamo voluto farvi conoscere in questo articolo.
L’insindacabilità dell’insulto
«Che dire? Notizia attesa e scontata. È l’insindacabilità dell’insulto. È interessante notare come il Parlamento abbia ritenuto un’opinione espressioni come “zecca tedesca”, che qualificano chi le pronuncia ben più di una donna che è stata costretta a subirle»
Alessandro Gamberini
è il commento dell’avvocato Alessandro Gamberini, avvocato di Carola Rackete. Le parole risponsono alla decisione del Senato di negare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, che era a processo per diffamazione davanti al Tribunale di Milano.
Il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra in Senato, Peppe De Cristofaro, ha aggiunto:
“Grave che il Senato non abbia concesso l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini accusato di aver offeso ripetutamente Carola Rackete. Come Avs abbiamo votato a favore dell’autorizzazione perché riteniamo che quanto detto da Salvini erano insulti e non opinioni. L’insindacabilità è una cosa diversa e quanto avvenuto oggi in Senato rischia di diventare un precedente pericoloso”.
Peppe de Cristofaro
Maria Paola Pizzonia
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