Cultura

San Bonaventura, il dottore serafico

oggi 15 luglio si celebra San Bonaventura di Bagnoregio. Francescano, mistico, filosofo e teologo. Entrò nell’Ordine dei Frati Minori di cui divenne ministro generale per 17 anni, lasciando profonde tracce al punto da essere definito il secondo fondatore, dopo il “Poverello” d’Assisi. Insegnò a Parigi e formò intorno a sé una reputatissima scuola. Fu molto amico di San Tommaso d’Aquino. Papa Ratzinger dedicò a lui un’intera udienza del mercoledì, il 3 marzo 2010. Tessendone le lodi.

La storia di San Bonaventura

Si chiamava Giovanni Fidanza, San Bonaventura nacque a Bagnoregio, presso Viterbo. Egli stesso narra che da bambino si ammalò di un morbo che lo stava conducendo alla morte, ma poi fu risanato da San Francesco in persona il quale, facendo su di lui un segno di Croce, pronunciò queste parole: «Bona ventura». Fu guarito e da allora fu chiamato Bonaventura. Nel febbraio del 1257 fu eletto, a soli 40 anni, ministro generale dell’Ordine, carica che conservò fino al  1274, anno della sua mortedando saggio mirabile di sapienza, prudenza, spiccato equilibrio, tanto propizio in un momento difficile di assestamento dell’Ordine. Il 28 maggio 1273 Bonaventura fu eletto cardinale e vescovo di Albano, avendo già declinato nel 1265 l’arcivescovado di York.

Il santo definito dottore serafico

San Bonaventura fu canonizzato da Sisto IV nel 1482, mentre Sisto V, il 14 marzo 1588, lo annoverò «inter praecipuos et primarios» dottori della Chiesa latina, sesto accanto a san Tommaso d’Aquino, di cui era molto amico. San Bonaventura fu definito dottore serafico,  mentre  Tommaso dottore angelico. Scrisse numerose opere di carattere teologico e mistico ed importante fu la «Legenda maior», biografia ufficiale di San Francesco, a cui si ispirò Giotto per il ciclo delle Storie di san Francesco.

 Il 19 maggio del 1274, nel Capitolo generale celebratosi a Lione, Bonaventura si dimise da ministro generale dell’Ordine. Si adoperò in Concilio per l’unione dei Greci. Ma, estenuato dalle fatiche sostenute, il 7 luglio si ammalò gravemente e il 15 dello stesso mese morì. Il corpo fu sepolto nella chiesa di San Francesco a Lione.

Sara Marchioni

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