‘Santa Subito’ è il docufilm che racconta la vicenda di una ragazza uccisa nel ’91 vicino Bari da un persecutore, quando ancora non si parlava di stalking.
Alla Festa del Cinema approda ‘Santa Subito‘ la triste storia di Santa Scorese accoltellata all’età 23 anni nel marzo del 1991. Un racconto che avviene attraverso le voci di parenti e amici che la descrivono come una persona piena di vita e desiderosa di assecondare la propria vocazione spirituale, dopo aver conseguito la laurea. E poi arriva quella sera del 1991 in cui Santa morì barbaramente per mano di un uomo che l’ha pedinata per tre anni consecutivi senza essere disturbato nonostante le denunce fatte.
Un uomo di trent’anni che agisce senza essere ostacolato perché ancora non si parlava di provvedimenti contro gli abusi sulle donne, sullo stalking e il sostegno ai centri antiviolenza erano semi sconosciuti. Molto spesso anche le persone, almeno all’epoca, non erano così sensibili come ai nostri giorni.
Anni in cui non esistevano i social e molte storie di donne uccise da uomini violenti non uscivano fuori. O semplicemente riuscivano ad ottenere un piccolo trafilo sul giornale locale ma non si riusciva a creare quella catena di solidarietà che oggi, invece, si può fare. Allo stato attuale veniamo anche bombardati da informazioni e aggiornamenti su determinati casi di violenza.
Un documentario che si sottrae alla pura cronologia di fatti ma anzi riesce a raccontare i familiari in modo semplice e senza troppe sfaccettature. Un lavoro per ridare dignità a una persona che, per leggi dell’epoca, non ha trovato giustizia in un tribunale. Anzi può essere preso come esempio per sensibilizzare le generazioni future.