“Satnam poteva essere aiutato”: parlano i vicini del bracciante indiano abbandonato

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Di Redazione Metropolitan

Continuano le indagini sulla tragica morte di Satnam Singh, il bracciante agricolo di origini indiane che è stato abbandonato davanti a casa sua senza un braccio dopo un tragico incidente a Latina. Noemi Grifo e Ilario Pepe hanno infatti raccontato la vicenda dal loro punto di vista, sottolineando quanto la mancanza di soccorso tempestivo abbia causato la morte del giovane operaio. I due ragazzi ospitavano lui e la famiglia all’interno di un rustico non poco distante dal luogo di lavoro.

I vicini raccontano cosa è successo a Satnam

Così hanno raccontato cosa è successo e come volessero intervenire. “Abbiamo sentito la moglie che urlava disperata chiedendo aiuto. Poi, è arrivato un ragazzo che lo teneva in braccio e lo portava dietro casa. Pensavamo lo stesse aiutando, invece è scappato via”. E Ilario aggiunge: “Io gli sono subito corso dietro. L’ho visto mentre saliva sul furgone e gli ho chiesto cosa stesse facendo: mi ha risposto che non stava in regola, nonostante gli avessi chiesto perché non l’avesse portato almeno in ospedale”. I due sostengono che potesse essere aiutato.

E hanno anche riportato la testimonianza della moglie di Satnam: “La moglie ci ha raccontato che sono stati caricati sul furgone e gli sono stati tolti anche i telefoni. È distrutta. Appena lo abbiamo visto gli mancava completamente un braccio, tutto intero. Alcuni resti erano nei cassonetti. Tempestivo il comunicato di Associazione Libera, che ha commentato la storia degna di un film horror, sottolineando la mancanza di umanità. Intanto, il datore di lavoro continua a cercare di difendersi, scaricando la responsabilità sull’operaio.

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