Alvaro Bautista si tiene stretto il trono d’Aragona, Toprak perde la sfida a colpi di record ma puntella la classifica del Mondiale. Il campione del Mondo ci ha messo mezzo campionato per trovare il modo di neutralizzare l’effetto zavorra e su questa pista magica (nove trionfi) ha ritrovato la superiorità di un tempo.

L’asso BMW saltando i due round precedenti per l’infortunio di Magny Cours aveva visto assottigliarsi il margine in classifica a soli 13 punti. Il Motorland era la trappola ideale per stringere la BMW alle corde, invece Nicolò Bulega fra rotture meccaniche e problematiche varie salva il podio ma si ritrova a 39 punti. Ne restano 124 in ballo, è tutto ancora in ballo. Ma oggi Razgatlioglu ha mandato un segnale da campione: quando non può vincere, limita i danni al massimo. 

Bautista ha mantenuto il comando della corsa dopo essere partito dalla pole grazie alla vittoria nella mattinata durante la Superpole Race, con Razgatlioglu immediatamente alle sue spalle, pronto a dare la caccia al successo che gli era sfuggito nelle altre due gare del weekend. Molto più complesso, invece, è stato l’avvio per Nicolò Bulega che, dopo aver perso il terzo posto ai danni di Andrea Iannone, è arrivato lungo alla staccata di curva 12, scivolando così in nona posizione, anche dietro Iker Lecuona.

Razgatlioglu ha ceduto solo nelle battute finali, quando non è riuscito a reggere più il ritmo di Bautista che, a differenza del turco, non ha avuto cali, ma è rimasto costante e concreto sino all’ultimo passaggio sul traguardo. Per il pilota della BMW, però, i risultati ottenuti ad Aragon rappresentano comunque un ottimo bottino perché, al ritorno dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare gli eventi di Magny Cours e Cremona, è riuscito a estendere la sua leadership in campionato a 39 lunghezze su Bulega, che paga soprattutto lo zero di Gara 1.

Buon quarto posto per Iannone, miglior pilota indipendente, davanti all’altra BMW, quella di Gerloff, e alla Ducati di Petrucci, comunque autore di un buon weekend. Settimo posto per Van der Mark davanti a Lecuona, che si conferma il pilota più efficace con la Honda, e Locatelli, nono con la prima Yamaha. Chiude la top ten Redding, mentre Rea non è riuscito ad andare oltre la tredicesima posizione dopo aver saltato l’ultimo weekend a Cremona.