Alvaro Bautista è il pilota chiave in questa fase del mercato piloti SBK. Il rinnovo con Ducati non è scontato come creduto a inizio stagione, quando una casa come Honda ti corteggia.
Bautista diviso tra Honda e Ducati – Nella prima parte di stagione, quando lo spagnolo vinceva tutto, sembrava di essere tornati ai fasti di Carl Fogarty o Troy Bayliss. Poi qualcosa si è incrinato e rischia seriamente di rompersi. La situazione dei contratti 2020 è in una fase delicata.
Bautista e la proposta di Ducati
Il problema principale è l’ingaggio. Da una parte il pilota di punta, Alvaro Bautista che può vantare 14 vittorie nel mondiale Superbike nell’anno di esordio, di cui 11 consecutive. Forte del fatto che di tutti i piloti di Borgo Panigale lui è stato quello che meglio ha interpretato la nuova V4, Bautista chiede un adeguamento di contratto al pari di Jonathan Rea con Kawasaki.
Dall’altra parte la Ducati sta vedendo svanire la possibilità di vincere il campionato dopo le numerose cadute di Alvaro che sotto la pioggia non trova il feeling con la moto. Certo… se il mondiale fosse stato ancora nelle sue mani, probabilmente non ci sarebbero state discussioni.
Bautista e il richiamo di Honda
Nel frattempo il nuovo progetto della “Casa Alata” è già in corso d’opera. Dopo molte stagioni al di sotto delle aspettative, quest’ultima compresa, Honda HRC aveva già dichiarato l’intenzione di seguire l’esempio di Ducati: una nuova moto, la nuova CBR 1000, piena di cavalli e un Top Rider che la porti alla vittoria. Al momento la prima scelta è Alvaro Bautista e a Tokyo non hanno problemi di budget come può succedere a Bologna, in quanto Ducati è una costola di Audi.
Ducati – Bautista – Honda: l’ago della bilancia
C’è comunque da dire che il progetto di Honda è ancora in fase di sviluppo. Vero è che la Honda è la casa motociclistica più importante del mondo, la più vittoriosa e attualmente la migliore se si tengono conto i risultati di Marc Marquez. Ma è altrettanto vero che la Ducati V4 Panigale è già realtà e ha già dimostrato in pista il potenziale a disposizione. Inoltre, anche se ha qualche difetto di gioventù, è una moto che Bautista già conosce e che può migliorare.
Cosa sia meglio per un pilota come Alvaro Bautista, può saperlo solo lui. Il trattamento economico vale più di una prospettiva di vittoria? E’ più facile lasciare la strada vecchia, per modo di dire, di una Ducati vincente per una strada nuova di Honda, che per il momento promette di vincere? Meglio una V4 oggi o una CBR domani?