Fantastico Nicolò Bulega nella qualifica Superbike di Jerez: straccia il primato con un giro capolavoro e apparecchia un nuovo confronto diretto con Toprak farà scintille. Il ducatista ha stampato un incredibile 1’37″596, mai nessuno era riuscito a girare così forte su questo tracciato in sessioni ufficiali. Finalmente è infranto il muro di 1’38″247, cioè il precedente primato assoluto di Jerez siglato da Jonathan Rea che resisteva dal lontano 2019, quando il nordirlandese macinava trionfi a ripetizione con la Kawasaki.

Nella girandola del doppio tentativo, Bulega è stato in entrambe le circostanze più veloce dell’asso turco della BMW a Jerez. Con la seconda gomma ultrasoffice Toprak si è fatto trainare dallo scudiero Michael van der Mark, ma la scivolata di Jonathan Rea al tornantino ha fatto abortire il tentativo. Qui la soffice reggeva due tornate, ma nella seconda era impossibile spingersi dove sarebbe stato necessario.

Ottima la prestazione di Danilo Petrucci, quarto anche se a quasi otto decimi dal rookie della Ducati. Al suo fianco partiranno il sempre più convincente Iker Lecuona e Andrea Locatelli.

Continua il momento positivo di Michael Ruben Rinaldi, che chiude al nono posto preceduto da Xavi Vierge e Michael Van der Mark e che scatterà dalla terza fila. Dietro di lui in quarta ci saranno Garrett Gerloff, Andrea Iannone e Scott Redding. Il pilota di Vasto, secondo al termine delle prove libere, è stato rallentato dalla scivolata di Jonny, alla fine solo sedicesimo, così come il già citato Razgatlioglu, Van der Mark, Gerloff, Redding e Bassani. L’italiano della Kawasaki sarà solo quattordicesimo in griglia, affiancato dal deludente Alvaro Bautista, “condannato” questo pomeriggio in Gara1 all’ennesima corsa in rimonta.

Nicolò Bulega chiude la serie di qualifica con quattro centri, un bottino ragguardevole nell’arco dei dodoci round. Le precedenti pole di Cremona e Aragon non gli hanno portato grande fortuna, perchè è stato proprio in quelle due sedi che – causa anche un imprevedibile rottura Ducati – il ragazzo ha perso contatto con Toprak che rientrava dall’infortunio di Magny Cours. Senza il ritiro di gara 1 al Motorland sarebbe stato un finale diverso. Ma facciamoci bastare questo, perchè promette moltissimo.