Phillip Island 2019: Alvaro Bautista domina la SBK. Nella ASBK avviene l’incidente di Troy Bayliss, ad oltre 200 km/h.
Incidente di Troy Bayliss – Il campionato SBK è ufficialmente iniziato. Sulla pista di Phillip Island, Alvaro Bautista e la Panigale V4 hanno monopolizzato le tre manche del Gran Premio Australiano. Il “cannibale” Rea non è rimasto proprio a bocca asciutta, avendo “limitato i danni” con tre secondi posti e appena 13 punti in meno dalla vetta provvisoria.
Incidente Troy Bayliss – Caduta in ASBK ad oltre 200 km/h
Mentre Bautista andava come un missile terra-aria, sempre a Phillip Island ma nella Australian SBK, durante le prove libere del venerdì, abbiamo assistito all’incidente di Troy Bayliss ad oltre 200 km/h con la Ducati 1299 Panigale FE, ormai demolita e la frattura di due dita della mano sinistra. Essendo costretto a saltare le gare per operarsi, Bayliss ha approfittato del pit-stop per far rimuovere una placca di metallo che aveva alla caviglia destra.
Inoltre il tre volte Campione del mondo ha confermato che tornerà alla quadricilindrica a V dopo 13 anni dalla vittoria del Gran Premio di Valencia 2006 della MotoGP, abbandonando lo storico pompone bicilindrico con cui ha iniziato questo campionato e che lo ha consacrato nell’Olimpo del Motociclismo.
E per finire in bellezza, oltre la moto Bayliss ha cambiato anche il numero sulla carena, passando dallo storico 21 al 32. Il motivo è che il pilota Josh Waters, ha scelto il 21 dopo aver portato il numero 1 da Campione Nazionale 2017. Con il 32 Troy Bayliss conquistò in sella alla Ducati il titolo di Campione Britannico nella stagione 1999 della SBK Inglese.
Il “Canguro di Taree”, dopo dieci anni di assenza dalle gare è risalito in sella l’ anno scorso a 49 anni, dimostrando che l’ età è solo un fattore anagrafico. Vedere Troy Bayliss e la Ducati di nuovo insieme è come tornare indietro nel tempo confermando che il primo amore non si scorda mai.