A distanza di giorni non si placano le polemiche per lo sciopero di alcuni piloti nel corso di Gara1 ad El Villicum. La FIM si espressa nella giornata di ieri prendendo le difese dell’asfalto argentino.
SBK Polemiche Gara1 – Proseguono le diatribe per lo sciopero di alcuni piloti avvenuto nel corso della prima delle tre gare in Argentina.
SBK Polemiche Gara1 – Numerosi conflitti tra i piloti
A distanza di qualche giorno, in SBK non si parla del week-end di gare ma dello sciopero avvenuto durante Gara1. Infatti a questa gara non hanno partecipato per protesta Davies, Melandri, Laverty, Camier, Cortese e Kiyonari. Il motivo era che il tracciato di El Villicum era molto scivoloso per gli oli del catrame risaliti in superficie per l’elevata temperatura e che quindi non c’erano le condizioni di sicurezza minime per la gara.
Inizialmente tutti i piloti, ad eccezione di Bautista e Rinaldi, erano contrari a correre, ma successivamente, gran parte dei piloti, forse minacciati dai loro team, hanno cambiato idea e deciso di disputare Gara1. Tra i piloti più furiosi di questi cambi di decisione, c’è Eugene Laverty che ne avute da dire un po’ a tutti.
“Eravamo d’accordo con gli organizzatori che ci sarebbe stato un incontro. Nelle FP3 le cose sono andate meglio perché faceva più fresco, ma la Superpole è stata pericolosa perché le temperature sono salite. Un buon 90% era dalla stessa parte e questo è avvenuto prima della gara. Ci sono sempre stati alcuni stupidi che volevano correre, come Bautista e Rinaldi, non si sa per quale ragione. Ma noi avevamo dalla nostra parte il Campione del mondo Jonathan Rea, che ci stava sostenendo. Non voleva correre, così come Lowes e Van der Mark. Sono molto deluso da Rea, è il nostro rappresentante ed il detentore del titolo mondiale. Avrebbe dovuto avere più polso, ha preso una decisione da uomo senza spina dorsale e ci ha deluso molto”. – Eugene Laverty
Non si è fatta attendere la risposta d Jonathan Rea nei confronti del pilota irlandese.
“Ero alla riunione tra i piloti e gli organizzatori e non voglio parlare di quanto successo lì, non mi va di fare proclami perché ognuno ha il proprio punto di vista. Ma, se devo essere onesto, ero completamente in disaccordo sul fatto di marciare in pitlane senza le tute prima della gara come una specie di esercito. Comunque, le opinioni sono opinioni, io ho la mia”. – Jonathan Rea
SBK polemiche Gara1 – Davies attacca il circuito di El Villicum
Tra gli altri piloti che non hanno disputato Gara1 per protesta c’è sicuramente il nome di Chaz Davies, il quale ha criticato aspramente l’asfalto del circuito di El Villicum.
“Per alcuni mesi abbiamo conosciuto le condizioni di San Juan e mercoledì sera il circuito è stato omologato, anche se, ammesso dalla stessa FIM, hanno detto che il circuito non è arrivato alle specifiche di omologazione. Non dovremmo essere in questa situazione arrivando in un circuito nel 2019. La pressione che poi ti spinge a correre in condizioni rischiose è enorme e nulla è più importante della sicurezza nello sport. Questa pista non avrebbe mai dovuto essere omologata”. – Chaz Davies
SBK polemiche Gara1 – La FIM risponde e difende il circuito di San Jose
Anche questa volta non è mancata una risposta, questa volta da parte della FIM (Federazione Internazionale di Motociclismo).
La FIM vuole chiarire alcuni aspetti a seguito della decisione di sei piloti di non partecipare a Gara 1 del round argentino del WSBK. Da richiesta della FIM nel 2018, il circuito di San Juan è stato riasfaltato per ospitare la WSBK nel 2019. Mercoledì, durante l’ispezione della pista, gli addetti alla sicurezza FIM hanno richiesto agli organizzatori del circuito di pulire il tracciato per garantire le condizioni di sicurezza e il corretto svolgimento del round. Dopo un’intensa pulizia della pista, giovedì è stata data l’omologazione dopo una nuova ispezione. Venerdì sera, durante la riunione della safety commission, i rappresentanti dei piloti hanno espresso la loro preoccupazione per le alte temperature dell’atmosfera e l’effetto che queste potevano creare sul nuovo asfalto. – Federazione Internazionale del Motociclismo
In accordo con gli stakeholders, è stato deciso di organizzare una riunione il sabato alle ore 12 dopo la FP3 per fare il punto della situazione. Tutti i piloti erano contenti del miglioramento delle condizioni della pista ed è stato deciso all’unanimità di proseguire con la qualifica e con la gara. Tuttavia, dopo la Superpole, sei piloti hanno deciso di non prendere parte alla gara. La FIM vuole ricordare che la sicurezza di tutti i piloti è la priorità e sottolinea che né le alte temperature né le condizioni dell’asfalto in quel preciso momento giustificavano la cancellazione della gara. Inoltre, la FIM ha provveduto ad incrementare i marshal per arrivare a 150 al circuito El Villicum.– Federazione Internazionale del Motociclismo
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