Dopo 16 anni, si mette la parola fine all’era Merkel. In Germania, oggi i tedeschi sono chiamati ad eleggere il Bundestag, la Camera bassa del Parlamento federale che poi a sua volta dovrà trovare una maggioranza e votare il nuovo cancelliere, figura guida del Paese per i prossimi quattro anni.
Aperti i seggi in Germania per le elezioni legislative che segneranno il dopo Merkel: dalle urne uscirà il nome del successore della cancelliera rimasta al potere per 16 anni, una sfida all’ultimo voto fra il socialdemocratico Olaf Scholz e Armin della Cdu-Csu. Le operazioni di voto sono cominciate questa mattina alle 8 ora italiana e termineranno alle 18.
Sono in corsa ben 47 partiti. Tra questi, solo alcuni avranno la possibilità di superare effettivamente la soglia di sbarramento. Sono tre i partiti che presentano un candidato per sostituire Angel Merkel: il blocco conservatore della stessa cancelliera uscente, composto da Cdu e Csu che punta su Armin Laschet; la Spd, che corre con Olaf Scholz, Ministro delle Finanze; e i Verdi, che hanno alla guida Annalena Baerbock.
La partita per il post Merkel in Germania si deciderà probabilmente per un pugno di voti. E anche il risultato potrebbe non essere affatto decisivo: per avere un nuovo governo e perfino chiarezza su chi sarà il cancelliere ci vorrà tempo. La cancelliera oggi ha dato l’ultima spinta al suo erede naturale, Armin Laschet, chiedendo nel comizio ad Aquisgrana di votare per la Cdu “per garantire la pace e il futuro della Germania e dell’Europa”.
Sarà un’uscita di scena graduale quella della Bundeskanzlerin, che ha già pronto il calendario delle prossime missioni internazionali e che probabilmente dovrà governare ancora diversi mesi. Stando all’ultimo sondaggio Forsa (di venerdì), i socialdemocratici di Olaf Scholz sono in vantaggio con il 25% mentre l’Unione sarebbe al 22, i Verdi al 17, i liberali al 12, l’ultradestra di Afd al 10 e la Linke al 6%. A tirar su l’umore dei conservatori è stato però il rilevamento dell’Allensbach, che ha annunciato un testa a testa all’ultimo voto.
“Armin Laschet è abituato a costruire ponti, è questo lo stile che ha sempre avuto. È capace di unire le persone. È capace di costruire una coesione fra persone anche diverse. E ha dimostrato in tutta la sua vita politica di essere in grado di far questo, non solo in modo teorico ma con passione e cuore”, ha detto Merkel, usando per la prima volta (troppo tardi?) un registro più caloroso per il leader della Cdu che meglio dovrebbe incarnare la continuità con i suoi 16 anni di governo. “Domani in ballo c’è la stabilità della Germania. E non è indifferente chi governerà”, ha ribadito.
Domenica 26 settembre i seggi saranno aperti dalle 8 alle 18. Già da alcune settimane invece è disponibile il voto postale. In questo caso le schede dovranno arrivare entro l’orario di chiusura dei seggi. I risultati si sapranno nel tardo pomeriggio mentre per il nome del cancelliere o della cancelliera potrebbero volerci settimane o mesi.
Sono chiamati alle urne tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni. In totale, si tratta di circa 60,4 milioni di persone su una popolazione di 83 milioni: tra questi 2,8 milioni votano per la prima volta.