Nei secoli scorsi i bambini erano considerati semplicemente degli “adulti in miniatura”. In altre parole, non si riconosceva il fatto che i bambini hanno bisogni e competenze diverse dagli adulti. La società richiedeva ai bambini di comportarsi proprio come gli adulti, lavorare, avere delle responsabilità molto grandi. Le conoscenze scientifiche hanno poi pian piano dimostrato che i bambini non sono “piccoli adulti” perché il loro modo di pensare, di interagire con il mondo e di svilupparsi è qualitativamente diverso da quello degli adulti.
I bambini hanno necessità specifiche e le ricerche scientifiche indicano che devono poter vivere in certe condizioni per potersi sviluppare pienamente e serenamente. Ad esempio, oltre ad essere accuditi e amati, i bambini devono poter imparare e fare esperienza del mondo “a loro misura”.
La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia
Proprio per questo, alcuni decenni fa, è stata scritta la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, un documento che riconosce che i bambini hanno bisogni e necessità diversi dagli adulti. Il documento è importante perché tutti i paesi che lo hanno accettato (si dice “ratificato”), sono obbligati a garantire i diritti dei bambini. Quasi tutti gli Stati del mondo –ben 196! – hanno ratificato questa convenzione, anche se, purtroppo, ci sono ancora molte situazioni in cui non si riesce a far succedere nella realtà quello che è scritto nel documento.
La convenzione vale per tutto il mondo, quindi le situazioni sono anche molto diverse. Rispetto all’Italia, alcuni articoli particolarmente significativi sono quelli che dicono che i bambini devono essere ascoltati nelle decisioni che li riguardano, che possono avere le idee che preferiscono ed esprimerle liberamente (libertà di pensiero e di opinione), che devono essere protetti nelle situazioni di rischio, che devono essere curati se stanno male, ecc.
L’articolo 31 dice che i bambini devono giocare, perché questo favorisce il loro sviluppo, ma hanno anche il diritto di riposarsi. Dice anche che i bambini devono poter partecipare alla vita culturale e artistica della società. Questo vuol dire che bisogna fare in modo che i bambini possano conoscere il mondo intorno a loro, leggere, avvicinarsi all’arte e alla scienza, porsi domande, generare idee … Scienza Divertente cerca di dare il suo piccolo contributo affinché sempre più bambini possano realizzare questo diritto!
Però è molto importante che i bambini stessi – e anche gli adulti – conoscano la convenzione e sappiano che cosa prevede. Quindi, il 20 novembre, celebriamo tutti la Giornata Mondiale per i Diritti dei Bambini!