Sciopero Alitalia: traffico aereo in tilt

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Di Redazione Metropolitan

Sciopero Alitalia del 9 ottobre, 198 voli cancellati, previsti forti disagi.

Lo sciopero indetto da Alitalia provocherà uno stallo del traffico aereo che avrà ripercussioni anche nei collegamenti previsti dell’8 e 10 ottobre.

Sarà un mercoledì nero per chi viaggia.

La compagnia aerea ha tuttavia attivato un piano straordinario per cercare di limitare il più possibile i disagi.

Saranno infatti impiegati aerei più capienti sulle rotte nazionali ed internazionali, affinché tutti coloro che hanno visto annullato il proprio volo, possano riprenotare sui primi voli disponibili.

In alternativa, fanno sapere dalla compagnia, è previsto il rimborso del biglietto.

Cosa prevede lo sciopero

Mercoledì 9 ottobre piloti ed assistenti di volo dell’ex compagnia di bandiera incroceranno le braccia per lo sciopero di 24 ore indetto da Alitalia, Anvap, Anp.

“Il 70% dei passeggeri riuscirà comunque a viaggiare” fanno sapere da Alitalia.

“Inoltre per chi avrà prenotato un biglietto con data tra l’8 sera ed il 10 ottobre mattina, potrà chiedere il rimborso del biglietto fino al 24 ottobre”.

Il ministro Patuanelli incontra i commissari straordinari di Alitalia

Mentre la notizia dello sciopero indetto per mercoledì 9 ottobre sta scatenando il caos per chi deve viaggiare, è in corso un incontro tra il ministro per lo sviluppo economico Stefano Patuanelli ed i commissari straordinari di Alitalia, Stefano Paleari, Enrico Laghi e Daniele Discepolo.

Sul tavolo delle trattative in primis l’ultimatum che scadrà il prossimo 15 ottobre per salvare il futuro della ex compagnia nazionale.

Dopo le ultime dichiarazioni fatte da Atlantia, l’azienda che fa capo alla famiglia Benetton, il futuro di Alitalia sembra essere sempre più incerto.

A pesare la possibile revoca della concessione per Autostrade sempre della holding dei Benetton, in seguito alla tragedia del Ponte Morandi.

Intanto continua il dialogo tra Ferrovie dello Stato e Alitalia.

Per salvare la compagnia aerea bisognerebbe attuare un prestito ponte di 350 milioni circa, ai quali vanno aggiunti 500 milioni circa per finanziare la cassa integrazione.

C’è chi sostiene che il benessere di una compagnia di bandiera rispecchi la situazione della Nazione intera.

Allora c’è da farsi qualche domanda…

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