Insediati in piazza indipendenza a Roma, manifestanti richiedenti asilo
Ci sono state questa mattina all’alba, a Roma in piazza indipendenza delle tensioni a seguito dello sgombero dei richiedenti asilo, che sono stati allontanati dal palazzo di via Curtatone, sede da quattro anni a questa parte, di più di 400 richiedenti asilo provenienti da Etiopia ed Eritrea.
Palazzo Curtatone, è un palazzo degli anni ’50, tra via Curtatone, piazza Indipendenza e via Goito (32 mila metri quadrati) dall’ottobre 2013 occupato abusivamente. La svolta dopo anni, è avvenuta sabato scorso quando sono cominciate le operazioni di sgombero. L’iniziativa non ha però offerto un’altra sistemazione a tutti coloro che erano sistemati all’interno del palazzo da anni, che sono stati costretti ad abbandonare il palazzo da un momento all’altro senza preavviso. A quanto reso noto dalla Questura, durante lo sgombero, circa 100 immigrati si sono accampati da sabato nei giardini della piazza, per “manifestare” l’insoddisfazione.
Gli occupanti hanno adottato atteggiamenti di contrasto contro gli agenti di polizia, ai quali sono stati lanciati sassi, bottiglie e bombolette di gas e peperoncino.
Per contrastare l’ insediamento, in tenuta antisommossa le forze dell ordine, hanno risposto azionando l’idrante rivolgendolo verso gli “occupanti”, tentando di liberare la piazza in cui appunto, un gruppo di migranti, soprattutto donne (le quali sono state sgomberate dal palazzo di via Curtatone Sabato) ancora non molla la presa. Per evitare di essere allontanate queste ultime hanno fatto il gesto di inginocchiarsi per terra con le braccia alzate, in segno di “innocenza”, ma senza tuttavia arrendersi. La polizia ha risposto definitivamente azionando gli idranti, che si sono rivelati fondamentali per evitare che venissero accesi fuochi e liquidi infiammabili. Al momento ci sono due fermati.
A seguito delle le tensioni con le forze dell’ordine, i richiedenti asilo si sono dispersi nelle strade limitrofe alla stazione Termini. Piazza Indipendenza rimane per il momento ancora chiusa e presidiata dalle forze dell’ordine.
Per trovare una soluzione si è impegnata la Prefettura con un incontro durante il quale si è discusso di una nuova sistemazione, si è tenuto ieri, prima dell’accaduto di questa mattina. Nel pomeriggio dal Comune di Roma si è reso noto di aver offerto posti letto in zona Torre Maura e Boccea agli immigrati accampati nelle aiuole che però sono stati rifiutati.
Marina lombardi