Mentre tutta Europa è ancora nel pieno della “tempesta” Omicron una nuova variante si affaccia all’orizzonte. Le autorità sanitarie di Cipro hanno infatti individuato un ceppo del virus SarsCoV2 che combina le caratteristiche di Delta e Omicron e che, per questo, è stata ribattezzata “Deltacron”. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, citando Leondios Kostrikis, docente di scienze biologiche all’Università di Cipro e capo del Laboratorio di biotecnologia e virologia molecolare. Al momento sono già stati identificati 25 casi, ma i numeri reali potrebbero essere sensibilmente più alti. Intervistato dall’emittente Sigma TV, Kostrikis ha detto che “attualmente ci sono co-infezioni Omicron e Delta e abbiamo scoperto che questo ceppo è una combinazione di queste due varianti”. Lo scienziato e il suo team – riporta Bloomberg – hanno identificato 25 di questi casi e l’analisi statistica mostra che sono più frequenti tra i pazienti ricoverati in ospedale per Covid rispetto ai pazienti non ospedalizzati. Le sequenze dei 25 casi di Deltacron sono state inviate a Gisaid, il database internazionale del’Istituto Pasteur a Parigi che traccia i cambiamenti del virus, il 7 gennaio. “Vedremo in futuro se questo ceppo è più patologico o più contagioso o se prevarrà” su Delta e Omicron, ha affermato il ricercatore, sottolineando che, secondo lui, potrebbe essere sostituito anche dalla variante Omicron, altamente contagiosa.

Cipro annuncia di aver trovato in 25 pazienti un nuovo ceppo del virus che combina le due varianti. Nel frattempo da noi la capacità di individuarle (e quindi di anticipare l’evoluzione della pandemia) tocca il punto più basso: dal 9 dicembre i genomi analizzati dai nostri laboratori sono stati poco più di 4500 su più di un milione e 800mila positivi. E 2 su 3 corrispondono ancora a Delta. Battiston: “Ci muoviamo alla cieca, spariamo con le stesse armi a bersagli diversi”

In questo quadro, ecco che a Cipro il professor Leondios Kostrikis, capo del laboratorio di biotecnologia e virologia molecolare dell’Università dell’isola, annuncia di aver isolato in 25 pazienti un nuovo ceppo del SARS-CoV-2 che combina le “firme genetiche” delle varianti Delta e Omicron, denominato Deltacron. Le sequenze relative sono state depositate su Gisaid il 7 gennaio: si tratta di uno dei primi caricamenti da parte dei ricercatori ciprioti, che finora hanno depositato pochissimi genomi. L’analisi statistica – riporta l’agenzia Bloomberg – mostra che la frequenza relativa dell’infezione da Deltacron è maggiore tra i pazienti ricoverati in ospedale per Covid rispetto a quelli non ospedalizzati. Infine, gli scienziati segnalano un’incidenza sempre maggiore di un sotto-lignaggio “sdoppiatosi” da Omicron (BA.2), anch’esso con vari punti in comune con Delta. Quanto è diffusa? “Purtroppo non lo sappiamo con certezza perché appunto la sorveglianza mondiale è scarsa. Pare però dai dati di sequenziamento danesi (che sono tra i migliori al mondo) che BA2 abbia preso il sopravvento in Danimarca, spiazzando addiritura Omicron originale”, scrive su Twitter il neurobiologo Giorgio Gilestro dell’Imperial College di Londra