La crisi politica di TikTok è alle porte in USA, e i brand come potrebbero prendere la situazione ancora non si sa. Sicuramente tutto questo potrebbe essere un vantaggio per Facebook, Instagram, YouTube, Snapchat e Pinterest, ma per i brand, i marketer e i creators potrebbe essere un campanello d’allarme che li costringe a rivalutare la loro dipendenza dalla piattaforma prima che davvero arrivi un ban.
Il ban di TikTok negli USA: cosa sta accadendo e tutte le prospettive
TikTok potrebbe essere bannata negli USA e i brand ovviamente non sanno ancora cosa fare. Ma cerchiamo di capire cosa sta accadendo e di fare chiarezza. La Camera dei Rappresentanti ha approvato una legge che obbliga ByteDance, il proprietario di TikTok con sede in Cina, a vendere l’app a proprietari americani o a vederla espulsa dagli app store statunitensi.
È la seconda volta nelle ultime settimane che la Camera approva una legge che potrebbe potenzialmente separare l’app dalla sua base di utenti americani. La nuova versione, aggiunta a un pacchetto di aiuti all’estero da 95 miliardi di dollari che prevede il sostegno a Israele e all’Ucraina, è pronta a passare al Senato.
Secondo un tweet del leader della maggioranza del Senato Chuck Schumer, “il Senato ha raggiunto un accordo per terminare il lavoro, con il primo voto martedì”. Ma TikTok ha intenzione (ovviamente) di combattere. Infatti TikTok ha criticato i legislatori per aver “calpestato” i diritti dei suoi utenti americani. “È deplorevole che la Camera dei Rappresentanti stia usando la copertura di un’importante assistenza estera e umanitaria per far passare ancora una volta una legge di divieto che calpesterebbe i diritti di libertà di parola di 170 milioni di americani, devasterebbe 7 milioni di imprese e farebbe chiudere una piattaforma che contribuisce all’economia degli Stati Uniti per 24 miliardi di dollari all’anno”, ha dichiarato, come riportato da WWD.
Ma cosa accadrà ai brand?
La domanda si fa sicuramente importante. TikTok è fondamentale per la moda e tutto ciò che le gira attorno: i brand che sono diventati dipendenti dalla piattaforma e dai suoi algoritmi possono quindi contare su una cosa, non dovranno cambiare marcia immediatamente. Hanno un po’ di tempo per decidere le loro prossime mosse: almeno nove mesi e forse fino a un anno dal momento dell’approvazione della legge.
TikTok e le altre piattaforme di social media possono essere un canale prezioso per fornire insight ai brand, in quanto fonte di dati di terze parti. Se una di esse chiude, le altre possono trarre vantaggio dall’eliminazione di un concorrente.
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