Esteri

Secondo attacco al ponte della Crimea, Putin attacca: “Risponderemo presto”

Lunedì il ponte della Crimea, che collega la Russia alla penisola di Crimea, è stata attaccata per la seconda volta. L’attacco ucraino ha provocato due morti. Il ponte era un punto strategico per i rifornimenti militari, e non a caso le autorità moscovite si sono spese per ripristinare al più presto i collegamenti.

Ponte di Crimea come obiettivo

Distruzione Ponte di Crimea- Photo Credits ISPI
Distruzione Ponte di Crimea- Photo Credits ISPI

L’attacco di lunedì ancora una volta ha avuto come obiettivo il Ponte di Crimea. Il ponte è una via di passaggio importantissima per i soldati e i mezzi militari che dalla Russia vanno in Crimea, e da lì verso il fronte nel sud-est dell’Ucraina. Inoltre sarebbe difficile per la Russia rifornire la penisola di alimenti e beni di prima necessità senza il ponte. Per l’attacco sono stati utilizzati droni esplosivi capaci di muoversi sott’acqua. Secondo Mosca, dietro le esplosioni ci sarebbe l’esercito ucraino ma anche la mano dei servizi segreti americani e inglesi.

Zakharova: “Attacco condotto dal regime terroristico”

“L’attacco al ponte di Crimea è stato condotto dal regime terroristico ucraino”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, “con la partecipazione diretta dei servizi segreti e dei politici statunitensi e britannici. Stati Uniti e Regno Unito gestiscono questa struttura terroristica di tipo statale”. Sui social si era diffusa la notizia che due esplosioni a distanza di circa 15 minuti avevano compromesso la struttura fra due piloni di sostegno. Nella deflagrazione sono morti due turisti russi, un uomo e una donna che andavano in vacanza in Crimea, la cui figlia minorenne è invece sopravvissuta. 

L’Ucraina ammette la colpa

L’attacco è stato un’operazione speciale delle forze navali e del Servizio di sicurezza (Sbu) ucraini, ha rivendicato Kiev: “È stato attaccato con droni di superficie. È stato difficile raggiungere il ponte, ma ci siamo riusciti”, ha detto la fonte. Il capo dell’Sbu, Vasily Malyuk, ha ribadito che il ponte è obiettivo legittimo per Kiev perché non è solo il cordone ombelicale fra la Crimea e la Grande Madre Russia, inaugurato in tempi record nel 2018, ma è anche l’unica via di terra per i rifornimenti militari alla Crimea, verso la quale punta decisa la controffensiva ucraina diretta a sud.

Giulia Simonetti

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