In una delle location più suggestive di Roma, quale Parco Monte Ciocci si apre il 22/09/2017 il Nemo Festival. Un evento strutturato in tre serate, lungo le quali si alterneranno sul palco diversi artisti di Roma. Ad aprire i battenti non poteva che essere Sergio Andrei. [Pagina Facebook] accompagnato sempre e comunque dal suo amico Andrea Spiridigliozzi alla chitarra.
Un piccolo spiazzo dal quale partono i 5 km di pista ciclabile che collega la stazione di Valle Aurelia a quella di Monte Mario. Un basso muretto perennemente coperto da una frase poetica a bordare il perimetro del piccolo parco; al di là del quale si erge l’immensità di Roma, il suo cupolone ed i monti all’orizzonte. Il tutto illuminato da una luce solare ormai al crepuscolo.
Bello vedere il dolce connubio che esiste in questo quartiere tra i bambini che giocano e si divertono, i ragazzi che fanno sport, mentre sul palco prendono luogo i soundcheck. Tra i tanti artisti che si esibiranno la sera abbiamo nomi come appunto Sergio Andrei, seguiti da Valentina Polinori, Monkey, Ricci’s band e Livia Ferri. Un clima che ti fa sentire in un paesino più che in una grande città. Un piccolo polmone verde, fatto di arte e contemplazione.
Parco Monte CiocciCome dicevamo ad aprire le danze è Sergio Andrei intorno alle 20, un giovane cantautore del quartiere che sta crescendo e riscuotendo molto affetto e successo. In uno spazio temporale di un’ora riesce a dare il meglio di sè, a creare il suo pubblico, a fare ascoltare a tutti la sua storia. Sì, perchè lui stesso i suoi testi non li definisce semplicemente canzoni, bensì poesie. E proprio da queste poesie se le si ascolta con orecchio attento si riesce a estrapolarne una vera e propria storia, quella della sua vita.
Riporta nei suoi testi tutto ciò che lo ha condizionato, tutto ciò che lo ha portato a ciò che sta facendo adesso. Un libero sfogo, alla ricerca di sè stesso, cercando di seguire le orme del fratello e del padre, che hanno lasciato in lui un enorme vuoto.
Dopo una breve presentazione di sè con delle canzoni, decide di sfoggiare “Il testamento dell’astice” , prima canzone scritta e pubblicata su you tube da Sergio, che trova il coraggio di intraprendere quindi la strada di cantautore. Lo fa nel modo più umile possibile, chiedendo anche scusa ai propri ascoltatori.
Mi dispiace caro ascoltatore se mi sono messo in testa di porgerti la voce
Non posso fare altro non posso a farne a meno
Dopo troppo tempo senza tentar nemmeno
Sergio Andrei con la maglia del fratello Vittorio
Cantando questa canzone però sa di non essere da solo sul palco. Sa che a fianco a lui c’è il fratello. Per questo motivo toglie il giubbino di jeans nonostante il freddo della serata e sfoggia la maglietta con il logo rappresentativo del familiare, in arte Cranio Randagio. In vena di far dediche prosegue il concerto egregiamente guardando la sua ragazza nel cantare “Fiordalisi” (con l’immancabile Andrea alla chitarra), o facendo commuovere la madre con una poesia tutta per lei.
La serata prosegue con un pensiero alla vita di quartiere con “Memorie d’Aurelio” o “Il canto del popolo libero”. Successivamente anticipa una trilogia in questo live, la trilogia dei paradossi. Avevamo sentito trilogie di libri, di film, ma ancora mai di canzoni. Sergio è il primo ad offrirci questa idea e ci delizia con i suoi due primi scritti: “Er paradosso der suicida” (Un uomo che ha paura della vita e non ha il coraggio uccidersi) ed “Er paradosso dell’innamorato”.
Sergio Andrei e Andrea Spiridigliozzi
[ngg_images source=”galleries” container_ids=”12″ exclusions=”174″ sortorder=”165,168,166,169,167,170,171,172,173″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_slideshow” gallery_width=”600″ gallery_height=”400″ cycle_effect=”shuffle” cycle_interval=”1″ show_thumbnail_link=”0″ thumbnail_link_text=”[Mostra miniature]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]
Andrea Spiridigliozzi segue Sergio e lo guida allo stesso tempo sul palco formando quindi un team perfetto di sole due persone in sintonia tra loro. Auguriamo quindi loro di raggiungere i propri obbiettivi e di crescere sempre di più lungo questa strada che hanno intrapreso, divertendosi insieme e facendo divertire chi li ascolta come stanno già facendo.
Damiano Quattrini