Evviva il cinema italiano, evviva la recitazione all’italiana, soprattutto quando l’eccellenza nostrana raggiunge e supera confini inaspettati. L’apprezzamento estero alla nostra arte è sempre gradito e Sergio Castellitto è l’artefice di questo riconoscimento.

Sergio Castellitto boss mafioso per il Quèbec.

Il Gala Quèbec Cinema 2020, la premiazione cinematografica della provincia canadese di stampo francese, ha decretato Sergio Castellitto il miglior attore non protagonista della precedente stagione cinematografica. A concorrere con il Nostro anche Pier-Luc Funk dal “Matthias e Maxime” di Xavier Dolan. Il film che gli ha reso la vittoria è “Mafia Inc.” diretto da Daniel Grou in arte Podz, tratto dall’omonimo libro, dove l’attore italiana è un boss mafioso dell’inaspettata mala italo-canadese tale Frank Paterno.

Frame da "Mafia Inc." foto dal web. Sergio Castellitto
Frame da “Mafia Inc.” foto dal web

Per Sergio Castellitto un altro premio aggiunto al già ricco palmares che si impone con tre David di Donatello e cinque Nastri d’Argento.

L’attore romano sarebbe dovuto approdare nelle sale italiane con “Il talento del calabrone”, un thriller diretto da Giacomo Cimini con Anna Foglietta e Lorenzo Richelmy. Lo vedremo, inoltre, nei panni di Gabriele D’Annunzio nel film di Gianluca Jodice, “Il cattivo poeta”. Non poteva mancare, infine, (ma quanto lavora) la sua ultima fatica alla regia, “Il materiale emotivo”, tratto da una sceneggiatura di Ettore Scola, ambientato a Parigi e a fianco della splendida Berenice Bejo.

e da "Il materiale emotivo" foto dal web. Sergio Castellitto
Frame da “Il materiale emotivo” foto dal web

Un nugolo di progetti, insomma, per Sergio Castellito che col tempo non fatica a imporsi come grande interprete e autore della scena italiana e internazionale.

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