L’attore e regista Sergio Castellitto lascia la presidenza del Centro sperimentale di cinematografia. L’attore chiarisce: “non sono gli attacchi ad avermi spinto a lasciare, mi hanno ferito ma  mai impaurito. Semplicemente voglio tornare a fare il mio vero  mestiere”. Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha accolto con rammarico le dimissioni.

Sergio Castellitto, dimissioni dal Centro sperimentale di cinematografia

A poco più di un anno dalla nomina firmata il 4 ottobre 2023 dall’ex Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, Sergio Castellitto lascia la presidenza del Centro sperimentale di cinematografia dopo alcune polemiche sulla gestione. Tuttavia, l’attore e regista ha chiarito che meditava da tempo questa scelta, in quanto sua intenzione è tornare a fare il suo mestiere:

“È una decisione che meditavo da tempo. Non sono gli attacchi ad avermi spinto a lasciare, mi hanno ferito ma mai impaurito. Semplicemente voglio tornare a fare il mio vero mestiere, che ho trascurato per più di un anno”.

Nel corso della lettera rivolta agli studenti del  Centro sperimentale di cinematografia, l’attore e regista continua:

“Avrò certamente nostalgia ma non rimpianti, perché insieme abbiamo realizzato cose di cui essere fieri. Ho visto negli occhi di molti di voi scintille di entusiasmo per esservi sentiti apprezzati e riconosciuti nelle vostre singole competenze. E questo è sia un premio che un bel ricordo. Vi ringrazio per tutto il tempo speso insieme e per i consigli che mi avete dato. So che continuerete a lavorare sulla stessa traiettoria con identica onestà. Il Centro sperimentale è un luogo dove si studia, si promuove e si protegge l’arte cinematografica. Non consentite mai che diventi territorio di conquista per altri scopi. Vi voglio bene”.

Le dimissioni e la polemica

Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha accolto le dimissioni con rammarico esprimendo gratitudine e stima per il presidente uscente e sottolineando che l’attività del Centro Sperimentale di Cinematografia avrebbe proseguito in continuità con il lavoro di Castellitto.

L’attore era stato contestato in precedenza su alcuni aspetti a cui aveva sempre replicato, punto per punto. Come riportato l’Agenzia ANSA nell’articolo ”Castellitto lascia la presidenza del Centro Sperimentale di Cinematografia ‘ma non per gli attacchi’‘:

“Anche l’amichettismo davanti alle evidenze deve arrendersi” commenta però ora l’attore e deputato 5 Stelle Gaetano Amato, ricordando che proprio in Parlamento il Movimento aveva chiesto conto “delle spese pazze e in generale della gestione dissennata” del Centro, “con consulenze alla moglie di Castellitto e l’assunzione del suo agente per un ruolo che nemmeno è previsto dallo statuto. solo pochi giorni fa il sottosegretario Mazzi è venuto in Parlamento per tranquillizzarci dicendo che tutti i vari fronti su cui Castellitto era coinvolto si sarebbero chiariti senza problemi. Solo dopo abbiamo scoperto l’avvio di una ispezione da parte del Mic e oggi arriviamo alle dimissioni di Castellitto”.

Lo scorso giugno Marco Grimaldi, vicepresidente di Avs alla Camera, pur professando stima verso Sergio Castellitto aveva iniziato a occuparsi del Centro Sperimentale di Cinematografia esattamente, come riporta l’Agenzia ANSA, quando:

“Il Centro non ha rinnovato il contratto ai 17 lavoratori addetti alla digitalizzazione. Non solo non abbiamo ricevuto risposte, ma abbiamo scoperto di quell’incendio a lungo taciuto e di altri elementi che sembravano indizi di una gestione poco trasparente che rimangono agli atti. Dopo 5 interrogazioni i chiarimenti non sono stati adeguati, mentre si è provveduto a licenziare il dirigente che non aveva condiviso le scelte del Cda”.

Foto in copertina: ildigitale.it

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