Nella 32esima giornata del campionato 2017/18 di Serie A ci si sarebbero aspettati, visti i numerosi scontri diretti, tanti goal e numerosi marcatori come in un western senza esclusione di colpi. In un caldo pomeriggio di aprile, però, il massimo torneo nostrano ci ha riservato qualcosa di diverso e quasi inaspettato…

Un turno anomalo quello dello scorso fine settimana che si è presentato ai milioni di tifosi con scontri, diretti o a distanza che fossero, tanto importanti quanto insidiosi: per citarne alcuni, Genoa-Crotone, Atalanta-Inter, Milan-Napoli, Lazio-Roma… Sulla carta nulla che potesse annoiare; e, invece, la 32esima giornata di Serie A ha presentato il record negativo di marcature di quest’anno: solo 13 i palloni che hanno varcato la linea di porta. Da sottolineare, però, quanto la responsabilità non vada fatta ricadere sui reparti offensivi delle varie compagini, quanto sugli estremi difensori apparsi particolarmente in forma. Handanovic, Berisha, Strakosha, Meret e Donnarumma sono stati così decisivi da spegnere qualsiasi velleità dei loro avversari; parate decisive e incredibili che hanno fatto registrare anche un altro record negativo: non si è mai avuto un turno, nella storia della Serie A a girone unico, nel quale le classificate dal secondo al nono posto rimanessero a secco. 

Una classifica che, effettivamente, ha mosso pochissimi centimetri dalla giornata numero 31 ma che, comunque, ha dato la possibilità a squadre come Inter, Roma e Lazio di rimanere a distanza di un punto o di vedere allontanarsi inseguitrici come il Milan che, grazie al prodigioso colpo di reni di Gigio, ha rallentato i sogni dei tifosi partenopei. Eh già, perché le immagini di Milik che va a sbattere sul gigante rossonero e quella della sostituzione di Pjanic per Douglas Costa ad opera di Allegri, che ha fruttato i tre assist necessari alla Juventus per annichilire la Sampdoria, sono i frame che potrebbero rappresentare il termine della lotta scudetto dato l’allungo dei bianconeri a +6. In zona Champions, nello specifico, deludono Roma e Lazio che arrivano al derby appesantiti dalla fatiche d’oltreconfine e che hanno visto i giallorossi vincere ai punti salvo poi fermarsi, per l’ennesima volta in stagione, al palo. In casa Inter, invece, la situazione è ancor più drammatica: non solo la difficoltà nel trovare il goal con giocatori che non siano Perisic o Icardi; i nerazzurri non realizzano un goal da tre partite, un dato preoccupante che potrebbe spegnere le speranze della beneamata se non dovesse uscire presto da quella criis di risultati di cui si era illusa di aver superato nelle gare contro Samp e Verona.

 

Ma questa avvincente Serie A, non ci sta mostrano solo un’accanita lotta tra le prime sei della classe: in ottica salvezza, ci si sta muovendo altrettanto lentamente quanto con passi furtivi. Il Benevento, di fatto, continua a non voler sfigurare nonostante un destino già scritto da novembre e va a pareggiare una avvincente gara a Reggio Emilia, portando il Sassuolo al quinto pareggio nelle ultime sei; punticini che, viste le frequenti cadute  di Chievo, Crotone e Verona, stanno concretizzando una delle salvezze più complicate vista la difficoltà nel produrre un buon gioco da parte degli uomini di Iachini. Fattori che stanno caratterizzando anche il cammino della SPAL: i ferraresi, anch’essi reduci da tre pareggi consecutivi contro compagini importanti quali Atalanta, Genoa e Juventus, hanno infilato il quarto risultato neutro a Firenze contro una viola in salute.

 

LA TOP 3 DI MMI – I primi due posti sono occupati da Douglas Costa e Donnarumma: con le loro prestazioni la vecchia signora vede la settima Serie A consecutiva; un ex aequo più che meritato. Al gradino più basso del podio, invece, vediamo Cheik Diabaté: il gigante maliano del Benevento è alla terza doppietta in tre partite e ieri ha siglato il goal del vantaggio giallorosso con uno scavino niente male viziato dall’assist di tacco di Djuricic; una realizzazione da applausi!

Nicola Gigante