Mancava soltanto la matematica, ma tutto l’ambiente di Salerno si era preparato al peggio da diverse settimane. Forse da mesi. Non è riuscito il terzo miracolo di fila, questa volta, al club campano che albergava stabilmente in Serie A da due stagioni. La prima salvezza, rocambolesca e pazzesca, era stata firmata da Davide Nicola in panchina: il tecnico riuscì a rimontare tantissimi punti alle rivali posizionando il Cavalluccio Marino al diciassettesimo posto della classifica al termine di una corsa folle. Successivamente, invece, era seguita la permanenza più tranquilla sotto alla guida tecnica di Paulo Sousa che era riuscito a portare i granata in quindicesima posizione vivendo un torneo a tratti esaltante. Per colpa di tanti cambi in panchina in questa stagione 2023/24 e in virtù delle diverse incomprensioni con Boulaye Dia, la società di Danilo Iervolino non è mai riuscita a lottare concretamente per rimanere nell’Olimpo del calcio italiano per il quarto anno di fila. La Salernitana di Stefano Colantuono, ultimo arrivato sulla panchina campana, è ufficialmente in Serie B al termine di un campionato vissuto sempre nei bassifondi.
Salernitana in Serie B: niente miracolo, questa volta
Nella serata di questo venerdì di fine aprile è arrivata la retrocessione ufficiale del club campano. I ragazzi di Stefano Colantuono hanno infatti perso 3-0 sul campo del Frosinone Calcio che ha realizzato due reti nel primo tempo con Soulè (rigore) e Brescianini, per poi calare il tris con Zortea dopo un forcing importante della compagine ospite. La Salernitana torna in Serie B e da questa sera dovranno iniziare i lavori in vista del futuro, nel tentativo di costruire una rosa in grado di tornare, immediatamente, in Serie A.
(Photo Credits: U.S. Salernitana 1919)
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